Drag me to hell, Sam Raimi
Mari.
14:05
Titolo originale: Drag me to hell.
Anno: 2009
Durata: 99 min.
Ritorno in grande stile per la coppia
Raimi-Tapert all'horror. A 27 anni dall'uscita de 'La casa', i due si
cimentano in un nuovo film, che già grazie alla loro presenza
profuma di successo.
Questa volta, la vicenda gira intorno a
Christine (Alison Lohman), impiegata presso un ufficio prestiti. Per
impressionare il suo capo, con lo scopo di ottenere una promozione,
Christine rifiuta l'ennesima proroga ad un'anziana signora che per
vendicarsi le lancia una maledizione.
E, anche questa volta, i due addetti ai
lavori, hanno fatto centro.
Per cominciare, l'estetica: come spesso
accade, c'è un forte contrasto anche visivo tra il buono e il
cattivo, e questa volta è un Signor contrasto. Christine è bionda,
con vestitini e fiori e gonnelline eleganti, mentre l'anziana
signora, Sylvia Ganush (Lorna Raver), è assolutamente disgustosa,
con le unghie gialle, un po' sbavacchiosa, con una dentiera
instabile, gli occhi alla Marilyn Manson..una brutta storia.
Brutta storia, ma perfetta!
Queste due parti contrastanti si
scontrano per tutto il film, ma c'è un momento di cui non posso non
parlare. Dopo il rifiuto per la proroga, Christine va alla sua
macchina per tornare a casa, e ovviamente trova lì la signora
Ganush. Ne nasce un vero e proprio combattimento come non ho mai
visti prima, in auto, una vera e propria lotta selvaggia che mi ha
fatto letteralmente piangere dalle risate. Volano punti di
pinzatrice, calci, mattonate contro i vetri, capelli strappati, le
solite disgustose sbavacciate che saranno una costante nel
film..esilarante! Dettaglio che ha reso ancora migliore la scena se
possibile: c'è un primissimo piano della signora Ganush che sta per
rompere con una pietra il finestrino e..ha un punto della pinzatrice
infilzato in fronte! Ma LOL!
Ho apprezzato tantissimo anche la
figura del medium, anzi entrambi i medium (quindi lE figurE dei
medium, l'italiano Mari). Di solito questi personaggi entrano
perfettamente nel clichè della donna strana, un po' strega, che
sembra schizzata. Stavolta il medium è un omino discretamente
normale, niente capelli sporchi e lunghi, niente unghione lunghe e
nere, niente voce falsata dagli spiriti (tranne in un momento, ma ci
può stare.). Solo un uomo. (Che, per dovere di cronaca, si chiama
Rham Jas, ed è interpretato da Dileep Rao.)
La cosa però che mi è piaciuta più
di tutte nel film è l'uso della suspance. Si sente, è quasi
possibile toccarla con mano, ma senza esagerazioni che diventano
noiose. Poi ogni tanto tutto questa tensione si esaurisce in qualcosa
che ti fa spanciare dal ridere, il che mi piace ancora di più.
Naturalmente non parliamo di paura vera
e propria per questo film (anche se ho fatto dei salti sul divano che
Andrew Howe rosica) ma alla fine chissenefrega! È divertente,
coinvolgente, entusiasmante. C'è un collega di Christine pessimo, la
classica persona ambiziosa senza cuore, e mentre si guarda il film si
è talmente coinvolti che si passa buona parte del tempo a lanciargli
insulti irripetibili. Tanto per dire il livello di coinvolgimento.
I dialoghi sono opera di due dei
fratelli Raimi, lo stesso Sam e Ivan, e personalmente il loro lavoro
mi è piaciuto, niente da dire.
Avrei innumerevoli esempi da fare per
dimostrare quanto questo film sia disgustosamente divertente, ma non
posso farli senza spoilerare tutto, quindi c'è da guardarlo per
forza!
Dico solo una cosa: per tutta la durata
il pensiero fisso è 'Ma bbbleah!' però mentre lo pensi stai già
ridendo convulsamente.
Quindi, io chiedo cortesemente di
guardarlo, così potrete aderire con me al comitato proteggiamo le
capre dal maltrattamento sui set cinematografici. Chi l'ha già visto
sa di che capra parlo.