Titolo originale: V for Vendetta
Anno: 2005
Durata: 128 min
Trailer:
Avete presente quella sensazione che spinge a vedere un film perchè quel film sembra avere 'qualcosa'? Non sempre ben identificato, ma una specie di aspettativa vagante sopra il suo titolo e la sua fama.
Per me 'V per Vendetta' era quel film.
Anche se onestamente non sono sicura di aver trovato quel 'qualcosa'.
L'argomento stavolta è l'anarchia. Anarchia che porta il volto di V. O meglio, di Guy Fawkes, dato che V -il nostro protagonista- indossa per tutto il tempo una maschera. In una Londra oppressa da un governo filonazista, V desidera ridare la speranza ai cittadini e sistemare quello che non va nel sistema, con azioni simil-terroristiche. Sarà l'incontro con Evey a rendere il tutto ancora più interessante.
Partiamo: io sono un'antianarchica. Ma di quelle potenti. Ma d'altra parte adoro gli idealisti, mi fanno sognare un mondo di arcobaleni e unicorni felici. Quindi, il personaggio che vedete qui sopra in tutta la sua espressività ha un suo perchè, è carismatico.
E quanti di voi sperano che alla fine lui si redima e mostri il suo viso, sappiate già che no, non lo vedrete.
Questo implica che per rendere giustizia al povero Hugo Weaving il film va quantomeno visto in lingua. Altrimenti al posto suo potevano anche metterci uno spaventapasseri e per noi niente cambiava.
Ma soprattutto, guardate il film in lingua perchè il doppiatore dice le frasi più interessanti ad una velocità supersonica e se ve lo vedete in inglese almeno vi aiutate coi sottotitoli.
Il suo obiettivo è distruggere il palazzo del Parlamento il 5 di novembre, esattamente come aveva tentato di fare l'uomo che gli presta il volto. E comunica le sue intenzioni attraverso un video che lui riesce a far passare in tutte le tv. Se il povero Mandarino di Iron Man 3 avesse avuto la stessa fortuna, ricorderemmo un film diverso.
Quindi, ecco cosa ho amato. V, anche col grembiulino che lo rendeva più umano. La Portman, che ormai è una garanzia. La fine del film, con tutti i faccioni uguali che lo sapete che a me piacciono gli ingressi in scena fighi e quello, perdinci se lo era.
Non mi sono piaciuti i dialoghi, però.
Se partite da un fumetto almeno non lasciatemi dei dialoghi che sembrano tutte frasi per la Smemoranda. Allungate, argomentate, migliorate.
O quantomeno girate un remake con anche gli sbam e i bum. Che di materiale che fa sbam e bum ce n'è.
Complessivamente, non rientro nella cerchia di coloro che lo considerano un supercult, ma nemmeno mi ha schifata.
Non mi piacciono queste vie di mezzo, no.
AH. E che tu sia maledetta, Natalie Portman. Per essere figa anche da pelata. Che tu sia maledetta.
Sono un superfan di Alan Moore [l'autore del fumetto] e, prendendolo come film a sé stante senza i paragoni con l'opera originaria (che non mi sento di bollare come capolavoro)... mi ha fatto davvero cagare!
RispondiEliminaFilm piatto, diretto male e ideologicamente discutibile. Buono solo per gli anarchici 15enni che si fanno comprare le canne dal papà imprenditore.
Il mio giudizio non è così netto, e purtroppo non ho letto il fumetto, ma è una delle cose nella lista da fare!
EliminaDalle mie parti l'ho massacrato con insolita violeenza
EliminaAhah, sì, ho letto:D
EliminaFilm che la prima volta mi deluse un sacco. Gli concessi una seconda visione e, devo dirlo, mi sono ricreduto. A me quel qualcosa l'ha dato.
RispondiEliminaIo l'ho visto solo una volta, può essere che il mio giudizio sia colpa di quello!
EliminaOmonero dice:
RispondiEliminaLa colpa dei dialoghi stringati e vuoti non è della graphic novel (non fumetto), ma dell'idiozia dei cosceneggiatori. D'altronde finora non sono riuscito a vedere un solo film che abbia saputo trasporre in maniera decente la genialità di Moore. Da "Watchmen" a "La Leggenda degli Uomini Straordinari" a "La Vera Storia di Jack lo Squartatore" i risultati sono stati quantomeno discutibili.
Mi dispiace per l'errore, ma in materia fumetti sono ignorantissima e non conosco la differenza con le graphic novel:) Di Alan Moore conosco solo la barba, ammesso che stiamo parlando della stessa persona!
EliminaOmonero dice:
EliminaNon era mia intenzione correggerti, ma la mia indole di "precisino" (nonostante l'età avanzata) tende sempre ad emergere in maniera inopportuna! :-)
Comunque una graphic novel è una sorta di romanzo a fumetti e si, parliamo dello stesso Moore, quel metallaro arrabbiato inglese con barbone incolto e la faccia incazzata
Ma figurati, hai fatto benissimo a correggermi, ci mancherebbe altro!:D
EliminaHo visto il film prima di leggere la graphic novel (molto bella) e non mi era dispiaciuto affatto ma, come te, non ero rimasta particolarmente coinvolta.
RispondiEliminaSi lascia guardare volentieri, ma non m'ha fatto innamorare!
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