Abbiamo capito nel corso di questa rassegna che a me piacciono i polpettoni lenti violenti (ho messo Gigi Dag in un post sugli anni '80, what else?), i vampiri subdoli e sensuali, I film combattuti, in cui il senso di colpa legato ad una condizione mostruosa fosse il vero punto forte, il vero fulcro dell'orrore, oppure quelli in cui l'atmosfera gotica era talmente pesante da farmi sentire le ragnatele sulla faccia come quando ci passi in mezzo senza accorgertene.
Poi sono arrivati gli anni '80, vestiti da bulletti di quartiere, hanno preso il baule carico di angosce, hanno preso la lentezza, il silenzio e i castelli in Transilvania, e li hanno lanciati giù dal balcone facendogli neanche troppo velatamente il gesto dell'ombrello.
Al loro posto, ragazzacci bellissimi, gang di piccoli criminali, sale giochi, fumetti, botte, sigarette, motorini e belle ragazze.
Il buio si avvicina - Kathryn Bigelow
Presenti spoiler!
Ho conosciuto la Bigelow, molto banalmente, con Point Break. Ho adorato il modo in cui parlava di amici che diventano famiglia senza giudicare mai le azioni illegali del gruppo. Quelle, giustamente, non c'entrano con il legame tra le persone. Near dark si spinge ancora un po' più in là, le azioni illegali diventano proprio natura mostruosa soprannaturale, ma rimane l'unità di un gruppo che proprio da questa natura è così fortemente legato.
Quando sei l'ultimo arrivato in un gruppo, però, tendi ad osservarne le dinamiche da fuori, e per quanto l'idea di farne parte ti possa attrarre, è più difficile che a te i difettucci (tipo il cibarsi di umani, per dirne uno superabile) passino inosservati. Quando Caleb conosce, attraverso Mae, il gruppo di vampiri a cui lei appartiene, cerca di entrare a farne parte, farsi apprezzare diventa uno scopo fondamentale, anche solo per amore di Mae. Peccato che Caleb abbia appena finito di essere un umano, e che la crudeltà dei vampiri non gli appartenga ancora.
Ecco allora il punto in cui Il buio si avvicina diventa più intelligente di tutti i film successivi in cui un umano si innamora di un vampiro: essere vampiri non è cool, non è qualcosa a cui ambire. Una volta ritrovato il padre, quindi, Caleb torna umano, e riporta con sè all'umanità anche Mae.
Alla faccia di tutte le povere donzelle anni 2000 trasformate in vampire dai loro amori.
Tenetevi stretta la vostra mortalità, amiche mie, e gli uomini che da voi tirano fuori il meglio, non il mostro assetato di sangue.
Ragazzi perduti - Joel Schumacher
Eccoli qua, i ragazzacci.
Bulletti, sbruffoni, semivandali.
E vampiri.
Anche loro Famiglia, come quelli della Bigelow, quelli di Schumacher sembrano provocare anche solo con la loro esistenza. Ti guardano negli occhi e sembrano dirti: 'Hai il coraggio di unirti a noi?', e tu vai, contro ogni logica e contro ogni buonsenso, e finisci, anche in questo caso, per trovare una Famiglia. Sempre colpa delle ragazze, comunque, i ragazzini anni 80 (come conferma il film sotto) devono essere stati gli iniziatori del pregiudizio sencondo cui gli uomini ragionano con le mutande, altrimenti non si spiega.
Per i giovani del decennio d'oro questo film deve essere stato una perla, ho la sensazione che sarebbe stato il film del tumblr anni 80, non so se riesco ad esprimere questo bizzarro concetto. Il culto adolescenziale. Toh, pareva tanto difficile trovare una definizione.
A me, che negli anni 80 ero solo un desiderio, non ha lasciato segni indelebili sul cuore, se non fosse per la figura di Sam, fratello minore di quel Michael diventato vampiro. Oh, Sam, che risate a bocca aperta mi hai fatto fare! ♡
Fright night - Tom Holland
Tra tutti, il mio preferito.
Charlie e la sua passione per i film e i programmi dell'orrore sono dei discreti guardoni. Vedono un paio di tette e prendono un cannocchiale.
Risultato: trovano un vampiro.
Segue un film divertentissimo e rapidissimo, che scorre come un corto. Fright Night conosce bene la materia di cui si prende gioco e le vuole anche un gran bene, e ingredienti fondamentali se si vuole una horror comedy ben assestata. Intrattiene tanto e gode moltissimo nel farlo, per me irresistibile.
Miriam si sveglia a mezzanotte - Tony Scott
Dopo i tre titoli sopra, ci voleva qualcosa per cambiare aria.
Il film di Scott è ben diverso rispetto ai suoi contemporanei: niente ragazzini cazzoni, solo la coppia mozzafiato composta da Catherine Denevue e David Bowie.
Bellissimi, sensualissimi, vampiri.
Il film di Tony Scott ha un'estetica curatissima e patinata, per me davvero piacevole. Peccato davvero che tutto ciò che mi attrae nel film sia nel suo aspetto. Come sappiamo però dai molti articoli sul tema letti su Cioè, però, l'aspetto non è tutto quello che conta, e infatti la scintilla tra me e Miriam non è scattata. Ho avuto spesso la sensazione di non sapere bene dove volesse andare a parare, e le figure della Deneuve e della Sarandon (comunque sempre molto amata), non mi hanno comunicato alcunchè.
Peccato.
giovedì 28 settembre 2017
vampiri
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Vampires! - Gli anni 80
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Vampires! - Gli anni 80
Reviewed by Mari.
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16:42
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