martedì 14 marzo 2023

Gli anni '50: il decennio delle donne mostruose

 Abbiamo appurato in tante sedi diverse che l'arrivo dell'Altro - alieno, mostro, o comunista - significa per il cinema americano la distruzione della famiglia tradizionale. Mariti sostituiti da mostri mutaforma, figli scambiati in culla, esperimenti volti a rovinare la squisitezza della società. 
Cosa succede, però, quando a essere mostri sono proprio le donne, che del focolare domestico sono state da sempre (ehm) considerate gli angeli? Quando crollano le fondamenta, cosa succede al resto della società?
Negli anni '50 ci sono stati un po' di film per raccontarcelo, e ne parliamo insieme.




L'ho accennato parlando degli anni '40 ma lo ripeto velocemente qui: nel dopoguerra le donne sono spaventose. Hanno imparato a portare sulle spalle la società intera mentre gli uomini erano in guerra, hanno preso posizioni lavorative che fino a quel momento non erano loro concesse e si sono allargate all'interno del mondo, prendendosi spazi che fino a prima del conflitto erano loro preclusi.
Non stupisce quindi che, una volta conclusa la guerra, si sia cercato di riportare la società su territori conosciuti. Negli anni '50, quindi, il cinema diventa a sua volta un continuo racconto di conflitti, solo che questa volta bisogna cercare nemici "universali". 
Come possiamo peggiorare l'immagine di questi invasori, di queste creature spaventose che interrompono le nostre vite per trasformarle in qualcosa di sconosciuto? Le rendiamo femmine.
E allora arriva The She - Creature, The Leech Woman - che includiamo anche se tecnicamente è del '60 - The Wasp Woman, di Corman, e così via. Un insieme di femmine il cui aspetto diventa raccapricciante e i cui sentimenti solo votati alla violenza.
Sono, questi, quasi sempre film punitivi per le loro protagoniste: Marla e Mrs Starlin, le protagoniste di The Leech Woman e The Wasp Woman sono aspramente giudicate perché vanitose. In entrambi i film ci si rivolge a conoscenze altrui (scienziati o culture esotiche) affinché regalino il segreto dell'eterna giovinezza, e questo diventerà per loro fatale. La cura per il proprio aspetto è un elemento negativo, sia che nasca dalle protagoniste stesse, come è nel caso della donna-vespa, o sia imposto da uomini controllanti, come il marito della povera Marla, e pertanto le conseguenze saranno gravissime. Poco importa se siano donne di successo, come Mrs Starlin, fondatrice di una casa cosmetica di grande successo, o se siano a tutti gli effetti vittime di una relazione malsana, il desiderio di gioventù, reale o anche solo ricreata grazie a creme o rituali, non si confà ad una donna di famiglia per bene e pertanto le conseguenze sono da pagare prima di tutto con l'aspetto. Ecco che quindi donne bellissime diventano mostri disgustosi, ma soprattutto pericolosi.
L'aspetto mostruoso è anche la punizione per la protagonista di The She-Creature, Andrea, forse il più popolare dei tre, colpevole solo di non ricambiare un amore ossessionato. 
La donna che si concentra sul proprio aspetto è pericolosa perché non spende se stessa per la famiglia, e infatti nessuna delle nostre tre protagoniste fa parte di un nucleo familiare classico e funzionante. La signorina Starlin è nubile, per quello che ci è dato capire, Marla è vittima di un matrimonio infelice che l'ha resa vittima di dipendenze e costante frustrazione, Andrea esiste solo in virtù del suo ipnotizzatore e naturalmente nulla a che vedere con una relazione classica. 
In The Leech Woman ci si spinge addirittura a creare un personaggio femminile che sembra avere tutte le intenzioni di distruggere il solo legame che rimandi ad una tradizionale visione del mondo. 
Tutte e tre finiscono per uccidere: le donne sono diventate a tutti gli effetti dei mostri, per colpa della scienza impazzita (siamo pur sempre dalle parti dell'horror fantascientifico degli anni '50) o di rituali e tradizioni di popoli lontani che gli occidentali volevano andare a prendersi e fare propri. 
La tragedia è sola fine possibile, quindi, ed è colpa delle stupide femmine che altro non vogliono se non la pelle liscia. (Per chi passa di qua per la prima volta, sono sarcastica).

Questi non sono film eccellenti: sono molto "semplici", privi di guizzi particolari o di grandi ambizioni, ma sono rappresentativi della solita vecchia storia, declinata in questo caso nel linguaggio conosciuto del cinema degli anni '50: le donne sono spaventose.
A loro è andata male, noi oggi non abbiamo bisogno che sia uno scienziato fuori controllo a renderci mostri: lo diventiamo da sole, e la paura la facciamo di proposito.

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