30 giorni di buio, David Slade
Mari.
13:55
Titolo originale: 30 days of night
Anno: 2007
Durata: 113 minuti.
Trailer:
Ieri sera sono andata a vedere Frankweenie. Ma non mi sento di pubblicarne una recensione oggi, perchè ci sono moltissimi blogger più bravi di me che stanno dicendo la loro in questi giorni. Io mi farò sentire più avanti, magari:) Quello che volevo dire è che Tim è tornato. Finalmente. Mi eri mancato, man.
Oggi, quindi, mi dedico a 30 giorni di buio.
Due motivi per vedere il film: Sam
Raimi & Robert Tabert, i siori produttori. Facciamo tre, che Josh
Hartnett l'è 'n bel veder.
Barrow (Alaska), la città più a nord
degli Stati Uniti. La popolazione si prepara ad affrontare l'ultimo
giorno di luce, perchè dal giorno dopo il sole non sorgerà per un
mese. Quale momento migliore per un esercito di vampiri per fare
scorte per l'inverno?
Ebbene, oggi fanno la loro comparsa
nella cameretta rossa i vampiri. Niente figure di un
romanticismo maledetto, niente sberluccichii (percarità) ma solo
spietate, affamate e macchiate macchine da guerra. Come si suppone
dovrebbe essere uno che di natura ammazza la gente.
Ammetto di non avere una grande cultura
su di loro, perchè devo riconoscere (mea culpa, deplorevolissima)
che questo è il primo film horror che vedo con protagonisti i
succhiasangue. Quindi, niente paragoni.
Parto ringraziando Italia 2 per aver
inventato Bloody Sunday che mi dà la possibilità di recuperare quei
filmetti per cui non vale la pena sprecare la mia connessione.
(Stasera, per dovere di cronaca, è il
turno del primo capitolo della saga di Saw)
Carina la location, sul serio. Si sono
risparmiati di inventarsi cagate allucinanti su come tenere i vampiri
lontani dalla luce, il Circolo Polare Artico si presta bene. E poi il
sangue spicca bene sul bianco della neve. Il fatto che ci fosse
sempre buio, poi, dava un'altro aspetto interessante: non c'era mai
una pausa. Non arrivava il giorno a salvarti, no, eri sempre in
pericolo.
Il rischio quando si affrontano certi
argomenti topici è di cascare nel ridicolo, nel già visto o nello
squallido. Qua per fortuna non succede. I vampiri sono piuttosto
sensati, non fanno troppo orrore, né sono belli, sono solo uomini
dalla lontana discendenza cinese, con occhi neri e i denti da squalo.
Niente canini lucidi, ma denti da squalo. Che ha senso, perchè se ti
morde uno squalo non è che sei contento. Il risultato è lo stesso,
solo che alla fine non ti vengono le pinne, ecco. E sono sempre
sporchi di sangue, il che è altrettanto sensato. Gli attacchi erano
esattamente come io li immaginavo: cattivi, veloci, e soprattutto
numerosi. E i vampiri non se ne stavano lì a giocare col cibo come
Scar, no no. Ti prendono e ti ammazzano, chiaramente, son lì per
quello.
Rimangono pochi sopravvissuti, che
fortunatamente non son tutti cretini. Hartnett è lo sceriffo (si può
fare qualcosa per il termine 'sceriffo'? Perchè a me ricorda solo
quelli col sigaro e il cappello. Hartnett è uno sbarbatello, non può
essere uno sceriffo.), sposato ma in crisi con Stella (Melissa
George), che ha un fratello di 15 anni, una nonna, e degli amici, dei
compaesani, da salvare. I personaggi non sono molto approfonditi, ma
in fondo non me lo aspettavo molto. Tutto quanto gira intorno alla
royal couple (anche perchè gli altri muoiono come i 10 piccoli
indiani).
Sul finale ho due opinioni. La Mari
femmina dice: 'Oooh, che uomo! Il principe azzurro coraggioso,
senzamacchiaesenzapaura, che romantico, uomini così non esistono
più!'. La Mari appassionata di horror dice 'Che finale rammollito.'
Insomma, un film carino. Chiaramente
non è un capolavoro, ma si fa guardare. Ha degli elementi
interessanti (una fotografia bellissima, sembra quasi un bianco e
nero in cui spicca solo il rosso sangue, vampiri ben resi e non
banali, una colonna sonora su cui dovrò indagare perchè mi è
piaciuta tantissimo. .), e hanno limitato al minimo sindacale le
cavolate, cosa che apprezzo sempre particolarmente.
Denti sani, gengive protette.
(Vi rimando all'esilarante pagina di Nonciclopedia.)
(Ancora senza foto, mi sto a innervosì)