giovedì 29 gennaio 2015

Dead snow

(2009, Tommy Wirkola)

Due giorni fa si celebrava la giornata della memoria.
Io, però, non me la cavo bene a gestire queste cose: non so mai cosa dire.
Io uso l'ironia, per demolire chi non reputo degno del mio rispetto.
E infatti.

Quando ho scoperto dell'esistenza di questo film ho pensato che l'idea degli nazizombie fosse assolutamente geniale. Rispecchia in modo abbastanza preciso l'immagine dei nazisti che ho creato nella mia poco seria e storicamente imprecisa mente.
Persone prive di anima e cervello che avanzano lentamente ammazzando quanti più esseri umani gli riesce.


Ecco, c'è da dire che questi, di zombie, corrono.
E corrono per ammazzare un gruppo di universitari che trascorreva le vacanze in una baita, in montagna, in mezzo alla neve.

Non c'è altro che serve sapere per godere di questa chicca che rasenta l'idiozia.

Se inizi un film con il grande classico gruppo di giovani-vacanza-niente linea telefonica-qualcosa va storto, hai più possibilità:
  • fare un Film Di Cacca scegliendo di portarti a casa solo tutti sti clichè comodamente in fila indiana e non portando niente di nuovo/interessante (scelta tutto somamto comoda, ma vigliacca)
  • puntare su un elemento in particolare, che sia la violenza, o la caratterizzazione dei personaggi (ciao Wolf Creek, tvb), o checcavoloneso
  • non prenderti sul serio.

La Norvegia ci soprende con mirabolanti effetti speciali scegliendo di percorrere l'ultima strada.
Il risultato è uno dei film più cazzari, sanguinolenti e hakuna matata che ho visto di recente.
E' una scelta rischiosa, i puristi degli zombie movie potrebbero non prenderla bene, ma che ridere che fa.
Sceglie di percorrere la strada dell'ironia e la conserva come luce ispiratrice come le madonnine sugli specchietti retrovisori delle auto. Si parte poco seri, si continua poco seri e finisce poco seri ma morti.
Morti peraltro nei modi più disparati, e se pensate che questo sia uno spoiler vuol dire che non avete mai visto un film di zombie, o che siete degli inguaribili speranzosi.

Teste mozzate che volano sui rami spogli degli alberi, dita negli occhi (con tanti cari saluti a Scotty e a Sam Raimi), motoseghe, mitragliatrici e soprattutto tanti, tantissimi zombie che spuntano dalla neve come tanti piccoli e forti fiorellini che sopravvivono alle intemperie nordiche.
Mescolate il tutto con amore e un po' di sadismo, incorporata lentamente una bella colonna sonora e quello che sfornerete sarà un filmaccio.

Un filmaccio, ma a cui si vuole un bene esagerato.


14 commenti:

  1. Il primo non lo ricordo troppo, anche se mi aveva divertito, ma il secondo dicono sia molto meglio. E molto più divertente! Me lo paragonano sempre a robe come Housebound, che avevo apprezzato parecchio. :)

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    1. Mi mancano entrambi, sia il secondo che Housebound, provvederò!:)

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  2. che banda di dementi, devo ancora capire se fossero più imbecilli i vivi o i morti!

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  3. Sempre voluto vederlo, ma non l'ho mai fatto. Spero di iniziare, ma ho una lista chilometrica di cose da vedere/fare/provare/giocare/solecuoreamore.
    Come hai iniziato la recensione però mi rende sempre più sicuro che la saggezza sia donna!

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  4. a breve vedrò il secondo ma anche io ho voluto tanto tanto bene a questo primo....

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  5. un film hakuna matata? :)

    è da un po' che devo vederlo, prima o poi lo recupererò.
    anche perché, se mi è piaciuto zombeavers, dovrebbe divertirmi pure questo...

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    1. Ecco, forse Zombeavers è pure peggio!
      EH si, Hakuna Matata, qua di pensieri non ne sono passati molti!

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  6. Il primo è carino, ma il secondo è qualcosa che va oltre, bellissimo!

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  7. Bah, film che all'epoca mi lasciò freddino (scusa il gioco di parole). La prima volta mi addormentai pure durante la visione e di certo non si tratta di un film pesante o impegnato.

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    1. Direi di no, nè pesante nè impegnativo.
      Ma ogni tanto ci vuole.

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