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mercoledì 30 dicembre 2020

I 200 di Rue Morgue: House on Haunted Hill

10:36

L'inverno è per la sottoscritta la manifestazione del demonio sulla terra. Mi manca l'estate, il caldo torrido e l'acqua fresca del mio venerato fiume Trebbia, questo gelo e questa nebbia mi fanno schifo e sfrutto ogni occasione per ricordare che qui siamo #teamestate sempre e per sempre. La sola cosa che redime la stagione ai miei occhi è il fatto che per qualche motivo la associo a film vintage, me ne viene sempre più voglia e me li godo di più se li guardo con l'interezza del cliché: divano, coperta di pile, tisana. L'ultima volta era stato The Innocents, questa volta tocca a William Castle e alla sua Casa dei fantasmi.




Un ricco imprenditore e la sua giovane moglie organizzano una bizzarra festa in una casa infestata: i loro invitati sono tutti sconosciuti e a ciascuno di loro verranno donati 10.000 dollari se riusciranno a passare la notte intera bloccati all'interno della casa. Gli invitati accettano e la loro notte all'insegna del soprannaturale inizia. Finirà in modo inaspettato.


Di questo film ho adorato tutto. Dura pochissimo, il tempo di un caffè un po' più lungo preso dopo pranzo e si gode di una chicca senza tempo, che si prende gioco di chi è venuto prima di lui e anche un po' di chi verrà dopo, che non prendendosi sul serio mai non prende sul serio nessuno. Scegliere Vincent Price come protagonista è la scelta più felice del mondo, perché quella sua iconica faccia di tolla è seria sempre e non lo è mai, potrebbe starti prendendo ampiamente per i fondelli e tu non lo noteresti, perché è così infinitamente superiore a tutti quelli che lo circondano che lo si prende così com'è e non si sbaglia mai.

E detta così sembra che sia un film stupidello, quando invece è pienamente consapevole di quello che fa, e giocherellando con i generi fa una critica sociale fortissima e di grande impatto. Il ricco imprenditore fa quello che vuole delle persone che considera inferiori a sé, si può permettere, grazie al potere che conferiscono i soldi, di chiedere qualunque cosa con la certezza di ottenerla. Fin dalle primissime scene ci è chiarito in modo inequivocabile che i personaggi non hanno alcuna scelta: ognuno di loro ha un disperato bisogno dei 10.000 dollari e se il prezzo da pagare è passare una sola notte in una casa infestata, ben venga. Sarebbero tutti disposti a fare anche di più, per come ci vengono mostrati.

Il problema, però, non è solo la casa infestata. Il problema vero è l'organizzatore della festa, che si sente legittimato a prendersi gioco delle persone solo perché può farlo, per diletto personale e della deliziosa quarta mogliettina che avrebbe giusto l'età di essere sua figlia. Tutto è acquistabile con i soldi, e tutto è ottenibile con il potere che i soldi danno. E allora "scherziamo" con le vittime di questa festa, portiamole all'esaurimento nervoso, e nel dubbio diamo anche loro delle armi.

Quanto arrogante puoi essere per armare delle persone disperate ed essere certo che non ti accada nulla? Ora, la risposta è ovviamente nel film e nello svolgersi della vicenda, ma questo non cambia la sua posizione. 

Nello svolgersi del film gli eventi soprannaturali, che pure ci sono, vengono spesso, e purtroppo, calpestati dalle vicende dei vivi, che sono come sempre peggio dei fantasmi. Il finale si riapre un pochino verso il regno dei defunti, con una di quelle belle frasi ad effetto che oggi non colpirebbero più il pubblico ma di cui io continuo a subire il fascino come fosse la prima volta.


Un film perfetto, breve e intenso, per questi giorni di mezzo, tra la fine delle feste e l'inizio dell'anno nuovo. Io mi sono rilanciata in una maratona del Signore degli anelli che sta durando giorni interi, ma se voleste qualcosa di molto, molto meno impegnativo, il film di Castle è su Youtube, perché fa parte dei film di pubblico dominio. 

Un piccolo postumo regalino di Natale, ecco.

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