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lunedì 10 aprile 2017

Green Room

15:49
Conoscevo il talento di Patrick Stewart solo di fama. Quando sbaglio, io lo riconosco. (citazione altissima da Dirty Dancing). Poi l'ho visto in Logan, dove ha portato sullo schermo la migliore rappresentazione degli anziani che io abbia mai visto. E ne so qualcosa, ho lavorato in una casa di riposo. Me ne sono innamorata.
Leggendo cose su di lui, quindi, spunta questo Green Room, che oltre ad avere Steward ha la magica combo horror/musica. Se avete visto Deathgasm sapete quanta soddisfazione dia questa somma.


La musica in questione qui è il punk, ben lontano da quello che amo ascoltare. La band di protagonisti, però, è carina. Sono quattro tizi più sfigati di me (ed è tutto un dire) che prima perdono un ingaggio e poi vengono indirizzati verso una seconda possibilità che si rivela talmente pessima da far rimpiangere i concertini per anziani della festa dell'Unità.

Curioso che sia stata proprio la festa dell'Unità a venirmi in mente: il film parla di nazisti. I nazisti sono gli organizzatori dell'evento, e quando ad organizzare le cose sono quelli lì non è che puoi aspettarti un festone. Finito il concerto, non particolarmente riuscito, i nostri si ritirano, passano velocemente dal camerino e assistono ad un omicidio, che è una di quelle cose da cui non si esce proprio indenni.
E infatti.

Arrivati a questo punto sarebbe troppo facile far fare ai nazisti gli scimmioni senza cervello, in un filmone atrocemente esplicito come l'adorato Dead Snow, invece si sceglie una strada diversa. O meglio, non prendetelo troppo sottogamba perché se chiudo gli occhi rivedo un paio di scene e non perché ci fossero dei cuccioly, ma sappiate che non è il gore ad interessarci.
Mi piacerebbe tantissimo mostrare questo film a quelli che parlano dei clichè dell'horror, del nero che è il primo che muore, delle scelte stupide dei personaggi che tra l'altro devono essere tutti degli stereotipi altrimenti non se ne fa niente, cose così. Mi piacerebbe perché i personaggi di Green room non sono scemi per niente. Si fanno il sedere a strisce per sopravvivere, non cadono in balia degli eventi ma sono combattivi e scaltri, anche quando qualcuno finisce inevitabilmente per soccombere. Si soffre un po' a vederli in mano ai nazi.
Nazi che peraltro sono altri personaggi scritti in un modo da bacio in fronte. Al di là della presenza di PS che lascia gli altri nella foschia della sua ombra, a me questi cattivi sono piaciuti tantissimo. Sono pacati in un modo che innervosisce come poche altre volte mi era successo, all'inizio del film il loro atteggiamento era da sbatterci la testa contro il muro. Poi si passa alla violenza e allora la pacatezza viene accantonata, ma le prime scene mi stavano mandando al pronto soccorso.

In questo mio periodo d'assenza l'horror è il genere che, paradossalmente, ho trascurato di più. Ricominciare con un film del genere è stato come tornare a casa dopo una lunga assenza.

Amanti di Star Trek, raccomando cautela: il protagonista è Anton Yelchin e vederlo così carino e così bravo fa un po' male al cuore, oggi.

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