Titolo originale: Pet sematary
Anno: 1989
Durata: 102 minuti
Quando un film è tratto da un libro
diventa difficile giudicarlo obiettivamente e separatamente.
Io infatti non ne sono in grado,
soprattutto quando parliamo di Stephen King, mio scrittore preferito
da sempre. Proviamo comunque, e vediamo come va.
Pet Sematary è un film strano. Anche
in questo caso, come spesso accade, l'inizio è un classico: una
famiglia si trasferisce in una nuova casa. In questo caso parliamo
della famiglia Creed, mamma e papà adorabili con due figlioletti
adorabili e un gatto dal nome adorabile. (Churchill, in onore
dell'adorabile Winston.) Fin qui, niente di nuovo.
La casa, accidentalmente, sorge vicino
a un cimitero degli animali, che a sua volta sorge vicino a un antico
cimitero indiano, che secondo la leggenda nasconde un segreto. Sarà
la famiglia Creed, a causa di una tragedia familiare, a scoprire
questo segreto, pagandone anche le conseguenze.
Sarò sincera, a me questo film è
sembrato stopposo. Non è riuscito a colpirmi, non mi ha coinvolta
emotivamente. Anche quando avviene la tragedia, mi ha lasciato
indifferente. Ecco, credo che la definizione giusta sia 'freddo'. A
livello estetico è asettico, troppo pulito. Ovviamente, il coinvolgimento emotivo è soggettivo, e forse sono io il mostro insensibile.
Quasi tutto il film si svolge nei
dintorni di questa casa, che pur essendo molto isolata, immersa nel
nulla, non riesce a essere inquietante. Pervade un senso di
tranquillità che non c'entra nulla. Forse volevano ottenere un
contrasto per aumentare l'angoscia successivamente, ma non ha
funzionato.
In certi momenti poi ho trovato che il
film fosse appesantito da elementi di cui si poteva tranquillamente
fare a meno: il fantasma del ragazzo morto in ospedale, per esempio,
o il ruolo di Zelda, la sorella morta della mamma. In un libro è diverso, puoi
aggiungere tanti elementi e svilupparli nella maniera che preferisci,
ma quando hai a disposizione solo un'ora e mezza rischi di
'inciccionire' il film senza dargli spessore reale. Per esempio, era necessario inserire una RISSA al funerale di un bambino? Non si poteva proprio evitare, siora Lambert?
Nel cast non troviamo nomi celebri, il che è spesso un punto a favore, ma ovviamente ci sono le eccezioni. Tipo questo film. La sola cosa che ho apprezzato è stata l'idea di far recitare ad un uomo la parte di Zelda. Di sicuro il trucco usato su di lui funziona, qualche salto sul letto me l'ha fatto fare, è davvero brutto! (O brutta? Beh, il senso è chiaro.) Per contrasto, il personaggio di Gage, il figlio minore della coppia, era interpretato da Miko Hughes, uno dei bambini più belli che io abbia mai visto con delle guance che te le raccomando.
C'è qualche momento di
tensione, ma l'azione successiva è sempre facilmente prevedibile quindi
la visione è a tratti noiosa. Oltretutto, il personaggio di Rachel
Creed (Denise Crosby), meglio nota come la mamma, è proprio antipatica.
Lodevole l'interpretazione di
Churchill.
Mari, hai demolito questo film praticamente :)io non l'ho mai visto però se mi dici che alla sera continuo a fare sogni tranquilli lo guardo :)(Eri)
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