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venerdì 20 maggio 2016

Film rivalutati

15:02
Attenzione alla citazione altissima con cui apro il post:
'Quando sbaglio, io lo riconosco.' (papà di Baby, Dirty Dancing)

Io e qualcuno dei soliti noti blogger che parlano di firns sentivamo la mancanza dei post di gruppo, quindi eccoci qua a fare il più vergognoso degli outing. Almeno, per me di questo si tratta, magari gli altri, giustamente più sani, la vivono in modo più leggero.

È che guardare certi film quando si è giovani, innocenti e malleabili come me è difficile. Deve piacerti per forza, è un capolavoro, è un pezzo di storia. . . a me piglia l'ansia da prestazione e alla fine non me li godo. Men che meno ne scrivo, oggi. Ma una volta mi piaceva far vedere che la mia vastiiissima cultura si era allargata ancora un po'.
È successa una cosa del genere con la mia prima visione di Rosemary's Baby.
Ci avevo scritto un post che non vi linko per pudore ma che è facilmente riassumibile con un 'Tutto qui?'


Ma sbagliare non mi piace, e ancora meno mi piace non capire, quindi sono tornata nell'appartamento di Guy e Rosemary.
Forse il sapere la fine della faccenda ti aiuta a guardarla in modo diverso, forse è solo che quando guardi un film horror non ti aspetti avvenimenti gioiosi, sta di fatto che quei titoli rosa, quella panoramica sulla pacifica ed ignara cittadina, alla seconda visione mi hanno iniziato ad infastidire. E da lì la sensazione è quella di un disagio crescente e viscido, come una zanzara che ti ronza intorno ma che non riesci proprio a colpire. E lei continua a volare e sfuggirti, volare e sfuggirti, fino a lasciarti sfinito e vittima di pungiglioni che daranno prurito eterno.
Che poetessa, che similitudini auliche.
Quando poi pensi di averne abbastanza, quando senti che le due ore precedenti piene di strisciante tensione ti abbiano ormai privato di energie, ecco che arriva l'agghiacciante scena finale, che se già alla prima visione mi aveva turbato parecchio stavolta mi ha tolto il fiato.
E anche fatto dormire un po' meno bene del solito.
Il che è tutto un dire.

Mi piacerebbe dire che quella del film di Polanski è stata la sola volta che il mio primo giudizio su un film è stato fuorviante, ma non è così.
C'è stata anche la volta di Cimitero Vivente.



Quella volta lì è stata interessante: una Mari ventenne a malapena che liquida la questione con un 'Ma non fa paura!'
Al primo che mi giudica maratona di film di Snyder a ripetizione (Giacomo, trattieniti).
Avete avuto vent'anni anche voi, avrei potuto seppellire la mia già scarsa ragione sotto chili di cannette fatte col rosmarino, e invece no, giudizi approssimativi su film horror storici perché sì.
Oggi Per Sematary mi fa una paura maledetta, ma non di quella che io mi aspettavo, con i saltoni sulla sedia e gli occhi coperti. (Nonostante fatichi a guardare il volto di Zelda, perché sono una vera tosta, io.) Racconta di un dramma terrificante, di un dolore atroce, della disperazione più nera e delle azioni che comporta. E delle conseguenze di queste azioni, che non possono essere altro che dolorose, di nuovo.
Se alla me insoddisfatta e insoddisfacente il piccolo zombie Gage aveva poco convinto per il suo aspetto così tranquillo, oggi è proprio quello a farmi sobbalzare di più, il suo faccino pulito e bellissimo mi affliggono in modo spropositato.
Una volta mi lasciava indifferente, oggi singhiozzo agghiacciata.

Concludo questa imbarazzante panoramica (fortunatamente breve), raccontandovi anche di quella volta che andavo dicendo che la brutta faccia di tolla di Bruce Campbell non mi piaceva.
Poi ho visto Army of Darkness.


Leggete anche i rivalutati di:
White Russian
Director's cult
Non c'è paragone

giovedì 24 gennaio 2013

Maripensiero: Cosa ci aspetta nel 2013 horror.

14:01

Update del 24 gennaio: Ho scritto questo post a fine dicembre, ma ho volutamente aspettato che iniziasse l'anno e che arrivasse quel periodo in cui solitamente smetto di sbagliare data. Tanto per ambientarmi e mettermi comoda nell'anno nuovo.

Cominciamo!

Comincio a cercare le uscite horror del 2013, perchè una si deve organizzare. Dopo essermi fatta un'idea della situazione, ecco cosa ci aspetta.



LA BRODAGLIA Già VISTA

a.k.a remake, sequel, prequel, sticazzel.



Capolista obbligato di questa sezione è, e voglio vedere le vostre espressioni di incredula sorpresa, Paranormal Activity 5. Ragazzi, ne hanno fatti 5.

'Mari, ma non sei nemmeno curiosa di sapere cosa si saranno studiati questa volta?'

No.



A giugno inizieranno poi le riprese di Non aprite quella porta 3D.

Io me lo sarei anche visto, eh. Ma baaaaaaaaaaaaaaaaaaaaasta 3D! Una motosega è sempre una motosega, in tutte le dimensioni del mondo.
 



[Rec]4. Su questo non mi esprimo fino a che non avrò visto il 3. Ma la regia è di Balaguerò da solo. Mmmmmh.



The Human Centipede 3.Ma io proprio non lo so qual'è il problema della nostra società, non lo so.



Troviamo poi: Cabin Fever: Patient Zero (un prequel, giuro, un prequel), Esp fenomeni paranormali 2, The woman in black: Angels of death, Scream 5, Jeepers Creepers 3 (chi non muore si rivede), L'ultimo esorcismo 2 (ma beccatevi il poster), V/H/s/2, The curse of Chucky..
 

Sempre i soliti originaloni, eh?


Remake che non vorrò vedere: Martyrs, Suspiria e Pet Sematary.


Menzioni Speciali: Carrie e La Casa. Qua si gioca col fuoco. La mia prima reazione a questi remake è stata molta negativa, ma la verità è che i trailer non sono affatto male. Gli do una possibilità solo perchè, se attingi da un grande, solo un grande cretino può fare un lavoro pessimo.

Nel frattempo, godetevi i trailer:
 
 

 
 




COSA NON VEDO L'ORA DI STRONCARE



Warm Bodies. L'IMBD lo classifica anche horror. Ci sarà da ridere.



Mockingbird. Siamo di fronte ad uno strano caso di macchina da presa maledetta.

                                                             *no images found*

Nightfall. Vampiri in prigione, ho detto tutto.

                                                             *no images found*                                                           

Hansel e Gretel cacciatori di streghe. Dopo Lincoln che cacciava i vampiri. .



Frankenstein's Army. Soldati nazisti che ridanno vita ai compagni morti in pieno Frankenstein style.





COSA MI FARà CORRERE AL CINEMA



La madre. Ma quanto lo aspetto, sto film, ma quanto. E ringrazio la Bolla perchè mi ha fatto scoprire il corto da cui è tratto. Spero che le mie aspettative siano ben ripagate, perchè c'è un trailer che spostati.




Stoker. C'è odore di fighezza, qui. Non so se mi piacciono di più il poster o il trailer. Ve li metto entrambi.
 
 

 


The Green Inferno. Ci sono dei cannibali e Eli Roth. Ci sarà molto sangue.
 
 


Mercy. Tratto dal racconto 'Nonna' dell'amico Stephen King. Racconto agghiacciante come solo il vecchio Steph sapeva fare. Non per dire, ma è contenuto nella stessa raccolta (Scheletri) di 'La nebbia', quella di 'The mist'.



Se le mie aspettative saranno tutte rispettate, questo sarà un gran anno.

venerdì 14 settembre 2012

Cimitero vivente, Mary Lambert

12:34

Titolo originale: Pet sematary

Anno: 1989

Durata: 102 minuti

Quando un film è tratto da un libro diventa difficile giudicarlo obiettivamente e separatamente.

Io infatti non ne sono in grado, soprattutto quando parliamo di Stephen King, mio scrittore preferito da sempre. Proviamo comunque, e vediamo come va.

Pet Sematary è un film strano. Anche in questo caso, come spesso accade, l'inizio è un classico: una famiglia si trasferisce in una nuova casa. In questo caso parliamo della famiglia Creed, mamma e papà adorabili con due figlioletti adorabili e un gatto dal nome adorabile. (Churchill, in onore dell'adorabile Winston.) Fin qui, niente di nuovo.
La casa, accidentalmente, sorge vicino a un cimitero degli animali, che a sua volta sorge vicino a un antico cimitero indiano, che secondo la leggenda nasconde un segreto. Sarà la famiglia Creed, a causa di una tragedia familiare, a scoprire questo segreto, pagandone anche le conseguenze.



Sarò sincera, a me questo film è sembrato stopposo. Non è riuscito a colpirmi, non mi ha coinvolta emotivamente. Anche quando avviene la tragedia, mi ha lasciato indifferente. Ecco, credo che la definizione giusta sia 'freddo'. A livello estetico è asettico, troppo pulito. Ovviamente, il coinvolgimento emotivo è soggettivo, e forse sono io il mostro insensibile.

Quasi tutto il film si svolge nei dintorni di questa casa, che pur essendo molto isolata, immersa nel nulla, non riesce a essere inquietante. Pervade un senso di tranquillità che non c'entra nulla. Forse volevano ottenere un contrasto per aumentare l'angoscia successivamente, ma non ha funzionato.
 
 

In certi momenti poi ho trovato che il film fosse appesantito da elementi di cui si poteva tranquillamente fare a meno: il fantasma del ragazzo morto in ospedale, per esempio, o il ruolo di Zelda, la sorella morta della mamma. In un libro è diverso, puoi aggiungere tanti elementi e svilupparli nella maniera che preferisci, ma quando hai a disposizione solo un'ora e mezza rischi di 'inciccionire' il film senza dargli spessore reale. Per esempio, era necessario inserire una RISSA al funerale di un bambino? Non si poteva proprio evitare, siora Lambert?
 
Nel cast non troviamo nomi celebri, il che è spesso un punto a favore, ma ovviamente ci sono le eccezioni. Tipo questo film. La sola cosa che ho apprezzato è stata l'idea di far recitare ad un uomo la parte di Zelda. Di sicuro il trucco usato su di lui funziona, qualche salto sul letto me l'ha fatto fare, è davvero brutto! (O brutta? Beh, il senso è chiaro.) Per contrasto, il personaggio di Gage, il figlio minore della coppia, era interpretato da Miko Hughes, uno dei bambini più belli che io abbia mai visto con delle guance che te le raccomando.
 
 

C'è qualche momento di tensione, ma l'azione successiva è sempre facilmente prevedibile quindi la visione è a tratti noiosa. Oltretutto, il personaggio di Rachel Creed (Denise Crosby), meglio nota come la mamma, è proprio antipatica.
 
Lodevole l'interpretazione di Churchill.

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