lunedì 24 marzo 2014

The last will and testament of Rosalind Leigh

(2012, Rodrigo Gudino)



Ho da poco iniziato a lavorare in una casa di riposo.
Appena gli anziani hanno un po' di tempo per parlare (o meglio, appena IO ho un po' di tempo da dedicare all'ascolto) le parole più frequenti sono 'mio figlio', 'mia figlia', 'i miei figli'.
Spesso si lamentano della loro mancanza, di quanto poco gli fanno visita, spesso raccontano aneddoti, spesso li lodano.
Ma quella dei figli, anche di quelli che non vedo venirli mai a trovare, è una presenza tangibilissima.

Per questo, quando ho visto Rosalind Leigh non ho fatto altro che pensare ai miei amati nonnini, e a tutti i nonnini che non conosco ma che nutrono la stessa adorazione per i propri figli che spesso sono troppo presi dalla loro vita per rendersene conto.


Come Leon, per esempio, un uomo la cui madre viene a mancare dopo molto tempo che i loro rapporti si erano allentati.In seguito al decesso il figlio erediterà tutti gli averi della defunta e si reca nella casa di quest ultima per gestire le varie questioni.

Un'ora e mezzo di film che ruota interamente intorno ad un solo attore (nemmeno troppo bravo, ad essere sinceri) e una sola location. C'è poi, a nuotargli attorno, la presenza di questa strana madre, personaggio che si rivelerà per quello che realmente è solo alla fine.
Inizialmente ci viene fornita l'immagine di una fanatica religiosa, appartenente ad una setta che idolatra l'immagine degli angeli, ed anche un po' fuori di testa (che poi per me lo siano tutti gli estremisti religiosi è un altro discorso), nonchè pessima madre. Abbastanza agghiacciante è il racconto del gioco delle candele a cui sottoponeva il povero figlio già da piccolo dichiaratamente ateo.


Su questa immagine costruita della iperreligiosità della madre, la casa è un ambiente spaventoso, pieno di statue, icone, immagini sacre, candele, scura, cupa, fa una paura dannata. Ed è in questo ambiente inquietante che anche il figlio rivela di non stare troppo bene, le conseguenze di un siffatto genitore si fanno sentire nelle sue debolezze che emergono man mano che la sua permanenza trascorre.

La luce del sole si vede poco e niente, è tutto buio e scuro, come se la solitudine schiacciante di queste due persone non lasciasse scampo alla luce della speranza. Perché è intorno a questo che ruota tutto il film. Se si stia parlando di fantasmi o di persone che non stanno troppo bene con la testa non è mai troppo chiaro, il confine è volutamente annebbiato. E questo non fa altro che incrementare la paura in quei due o tre spaventi ben assestati che il regista ci infligge. 


Certo, i film perfetti sono sicuramente altri, ma forse quando un film ti ricorda che un 'ti voglio bene' può salvare una vita, allora ha sicuramente fatto un gran bel lavoro.

10 commenti:

  1. Subodoravo da un pò che fossi una brava ragazza...con questo post ne ho avuto la conferma...

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  2. Wow, ci sono posti liberi da te? :-P
    Comunque sembra interessante, me lo vedrò

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    1. Purtroppo è 'solo' servizio civile! In cerca anche tu, eh? Interessante lo è di sicuro!

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  3. anche io ho lavorato in una casa di riposo,e insomma: ho un'idea della vecchiaia ben più pessimista.
    Comunque mi segno questo film ^_^

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    1. è un lavoro che ogni tanto dà delle belle sberle in faccia, ma è motivante, ogni giorno ho qualcosa da imparare, delle storie da ascoltare...il gioco vale sicuramente la candela. Segna e fammi sapere!

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  4. Non l'avevo nemmeno mai sentito nominare ma sembra interessante. Segno! ;)

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    1. Poi parlane che son curiosa di vedere se ti piace!

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  5. Penso mia cara , che la tua conclusione finale sia la chiave del tutto.
    Ti dirò che questo film con le dovute pecche mi intriga parecchio, perchè mi è capitato di essere spettatrice e protagonista di queste vicende.
    Figli che non ricordano le proprie madri, colpe vicendevoli o infanzie corrotte, insomma..la solitudine porta sempre dietro errori e disordine..
    Scusa Mari mia se mi permetto, ma sei unita al mio blog?
    Ricordo il tuo simpatico avatar ,ma non mi sembra sia dentro gli amici.Se così fosse ne sarei strafelice, altrimenti, grazie ugualmente, è un piacere seguirti!
    Un abbraccio freddoloso..
    http://rockmusicspace.blogspot.it/..

    Bella recensione, lo vedrò
    Un bacio amica cara

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    1. è diverso dalla maggior parte dei film, molto particolare.
      Guarda, io ricevo i feed del tuo bel blog, quindi penso proprio di essermi unita, sai? In caso contrario rimedio subito! (Ho visto che sei una fan di Ed Sheeran, abbiamo qualcosa in comune, a giugno andrò a vederlo ad un festival!) Se lo vedi, il film, dimmi cosa ne pensi!

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