sabato 15 gennaio 2022

GenNoir: Un angelo è caduto

 Dopo un'attesa senza senso, un ridicolo flop al botteghino americano e una corsa agli ostacoli contro gli spoiler, finalmente ci siamo: Nightmare Alley, il nuovo film di Guillermo del Toro, sta per arrivare anche in Italia. Il 27 ci grazierà con la sua presenza nelle nostre sale.


Ora, il cinema di del Toro ha ottocento milioni di piani diversi di lettura, che non ne impediscono la visione al grande pubblico, ma che indubbiamente la rendono più succosa per chi possegga almeno un minimo della sconfinata cultura cinematografica del suo regista. 

Nightmare Alley, in italiano La fiera delle illusioni, sarà un noir. 

Quante cose so io sul noir?

Zero, nessuna, caput. 

Ma del Toro mi fa questo effetto, mi fa venire voglia di essere migliore, di imparare, di crescere. E quindi eccomi qua, in ritardo sulla tabella di marcia ma presente, a cercare di capirci almeno qualcosina in questo genere che esploro per la prima volta. In poco più di 10 giorni c'è ben poco che posso fare, figuriamoci, ma posso almeno concedermi un'infarinatura generale.

E in questo proprio Guillermo mio mi viene in aiuto.

In questo articolo per Collider il regista elenca le 10 pellicole che gli sono state di ispirazione per il film, e il mio progetto è di vederle tutte. In più, se riuscirò con i tempi, vorrei leggere il romanzo di William Lindsay Gresham da cui il film è tratto (edito in Italia da Sellerio) e magari anche vedere il primo adattamento del '47.


Non ne uscirò esperta di sicuro, ma con una micropreparazione che è il minimo che posso fare per rendere giustizia all'immenso lavoro che del Toro fa ogni volta che ci grazia con un film nuovo.

La mia microavventura nel noir ve la racconterò qui, passo per passo.




Il film 


Uscito nel 1945 con il titolo originale Fallen Angel e diretto da Otto Preminger, il film parla di un affascinante squattrinato, Eric Stanton, che vaga di città in città imbrogliando la gente per fare soldi. Si ferma in un piccolo villaggio perché non ha i soldi per raggiungere San Francisco e qui conosce Stella, la cameriera del piccolo diner di paese. Se ne innamora follemente, ma Stella non è sprovveduta: vuole certezze, sicurezze economiche. Stanton è disposto a tutto pur di dargliene, persino approfittarsi del buon cuore di June, ricca ereditiera innamorata di lui.

Preminger è un regista che incontrerò spesso nel mio percorso, è un nome molto noto (anche a me prima di questo film? Assolutamente no), ma la sua fama di despota e bulletto al momento non me lo mette troppo in simpatia. Approfondiremo. Il film esce l'anno dopo un suo grande successo di pubblico e di critica, Laura, e infatti ne ricalca a grandi linee le situazioni, scegliendo però l'ambientazione del piccolo villaggio, mentre il film precedente era ambientato a New York.


Un angelo è caduto al momento si può vedere gratuitamente su Youtube, in inglese e senza sottotitoli che non siano quelli generati automaticamente dal sito, che sappiamo essere piuttosto creativi. Vi lascio comunque il link: qui.


Cosa ne ha detto del Toro 



"This was done by [Otto] Preminger after Laura. I love it so much I reference it obliquely in Shape of Water, when Richard Jenkins' character talks about Alice Faye getting tired and leaving everything once and for all; this was basically the movie that made her decide to leave the business. It obliquely has a lot of connections with Nightmare Alley; the main character's name is Stanton, and there is a fairground psychic element in the form of John Carradine."


Traduzione poverella by Medesima:

"Realizzato da (Otto) Preminger dopo Laura. Lo amo così tanto che l'ho citato indirettamente in La forma dell'acqua, quando il personaggio di Richard Jenkins parla di Alice Faye (l'attrice che interpreta June, ndT) che si è stancata e ha mollato tutto una volta per tutte; questo è stato il film che le ha fatto lasciare il business. Ha tanti collegamenti con Nightmare Alley; il nome del protagonista è Stanton, e c'è un medium da fiera nel personaggio interpretato da John Carradine. (Un personaggio a cui Stanton si unisce per fare qualche soldo facile e che fa spettacoli in cui parla con i defunti)."


I miei due spicci


Ancora più che quando guardo film preistorici, per qualche ragione i film degli anni 40/50, con i loro abiti (magnifici), i loro cappelli, le loro sigarette sempre accese e le loro auto mi trascinano in un universo lontanissimo. Giudicare film così distanti con lo sguardo con cui giudico quelli di oggi è sbagliato e controproducente, eppure è una questione che quando si parla di horror non mi pongo, sarebbe interessante capire se ho io dei pregiudizi, se sono solo poco preparata o se in effetti l'horror è il genere con cui più di tutti il trascorrere del tempo è lusinghiero.


Un angelo è caduto, però, ha una cosa che ha reso la visione molto interessante anche oggi: Stella.

La sua protagonista è una donna sicura di sé, che si prende il proprio spazio nel mondo senza temere di ferire tutti i maschietti che la desiderano. Ha le idee chiare sul futuro che vuole e pone condizioni ai pretendenti, non temendo di rifiutare anche quelli che le piacciono sinceramente. Ruba due spicci al suo capo e riesce comunque a tenerlo in pugno. Tutto il mondo del villaggio le ruota intorno perché è la donna più desiderata, eppure si tiene stretto il suo lavoro in un diner pur di non accontentarsi del primo pretendente. Un bellissimo personaggio, dalle risposte molto sassy che oggi starebbero benissimo utilizzate per dei reel su instagram. 

"You talk different, sure. But you drive just like the rest. Well, you've got the wrong girl."

Queen.


Riconosco l'enorme fascino del film, che mi ha ammaliata e tenuta stretta a sé per tutto il tempo, e riconosco che di quella roba qua, di quel cinema lento e carismatico qui forse ne vorrei di più. Ho la sensazione, però, e mi correggeranno se sbaglio quelli che ne sanno più di me, che questa sia la quintessenza dello spirito americano, e io ci sono poche società che detesto di più di quella statunitense, in cui il sogno è la realizzazione personale che prescinde dal rispetto per gli altri, che valorizza antieroi come Stanton che pur di ottenere quello che desiderano sono pronti a tutto. Le due sorelle Mills hanno già perso tanto di quello che avevano per colpa di un uomo che le ha sfruttate, vedere la situazione replicarsi è struggente. Non andrò nei dettagli del finale, ma si insegue questo ideale per cui la donna buona e accogliente vince l'uomo e la vita desiderata, quella spigliata e sicura finisce ammazzata. 


Sia chiaro, capisco il valore della contestualizzazione, e infatti non ho nominato il modo barbaro in cui Stanton strattona e trascina e stringe contro la sua volontà Stella, mi è solo tutto molto nuovo e so che sono io che mi devo adattare ad un tipo di cinema che oggi, fatto così, non esiste più che devo imparare a conoscere. 

Di Un angelo è caduto ho apprezzato la straordinaria chimica tra Stella e Stanton, il modo in cui sono ritratti gli uomini che perdono la testa per una donna e approfittano della propria posizione di potere, e credo, per quel poco che ne posso sapere io, che sia un sincero ritratto di una società in cui l'individualità la fa da padrona.


Sono molto intrigata da questo inizio.

Vi tengo aggiornati.




 

4 commenti:

  1. Articolo preziosissimo, grazie! Ne farò tesoro per quando vedrò il film... anch'io lo aspetto con grande hype e sono un amante del noir, quindi puoi capire ;)

    p.s. come stai??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. per te allora la visione sarà ancora più piacevole, da amante del genere!
      (meglio, grazie. Il grosso dei sintomi ce lo siamo lasciati alle spalle, per fortuna!)

      Elimina
  2. Uno dei motori del noir americano è la paura dell'indipendenza femminile - tornati dalla guerra, gli uomini scoprono che le donne senza di loro se la sono cavata alla grande. Questo li fa sentire minacciati.
    (lasciamo allo studente la discussione di come la paura della donna e la paura della bomba atomica si confondano e si mescolino nel noir, fino a Kiss mee deadly)
    Il noir (di solito, ma non sempre) "rimette a posto" questo stato di cose - ma il sospetto è sempre fortissimo che la simpatia di sceneggiatori e registi vada alle donne "cattive".

    Buona visione per il resto della serie ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie dello spunto interessantissimo! In effetti, tornati dalla guerra, ci hanno trovate con le mani infilate ovunque e avranno dovuto farci i conti, ancora adesso qualcuno fa fatica a vederci così libere.
      Questa, di donna cattiva, è davvero squisita, un piacere vederla!
      E grazie, sarà molto istruttivo.

      Elimina

Disclaimer

La cameretta non rappresenta testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza nessuna periodicità. La padrona di casa non è responsabile di quanto pubblicato dai lettori nei commenti ma si impegna a cancellare tutti i commenti che verranno ritenuti offensivi o lesivi dell'immagine di terzi. (spam e commenti di natura razzista o omofoba) Tutte le immagini presenti nel blog provengono dal Web, sono quindi considerate pubblico dominio, ma se una o più delle immagini fossero legate a diritti d'autore, contattatemi e provvederò a rimuoverle, anche se sono molto carine.

Twitter

Facebook