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sabato 14 gennaio 2017

#CiaoNetflix: Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta

17:33
Se voglio che Erre mi accompagni al cinema fino all'uscita (credo imminente) di The conjuring 37 devo anche io guardarmi il suo cinema ogni tanto, quindi, complice il sempre amatissimo Netflix, è stata la volta di Indiana Jones. Ho avuto di recente la preoccupazione di doverlo consolare per la dipartita della Sua Principessa, non voglio nemmeno provare ad immaginare il giorno in cui dovrò dirgli che Harrison Ford ci ha lasciati. Capace che si toglie la vita.

Un invito per le donne all'ascolto
Indiana Jones è un archeologo che a tempo perso va in giro per il mondo a recuperare tesori perduti. Per questo motivo viene assoldato dall'intelligence, che gli chiede di recuperare l'Arca dell'Alleanza, che è nel mirino dei nazisti, e niente finisce bene se ci sono di mezzo i nazisti.

Se siete capaci di trovarmi un bambino che da piccolo non voleva fare l'archeologo vi pago una birra. Ma di quelle sottomarca dell'eurospin che sono povera.
È una fase attraverso la quale per qualche motivo siamo passati tutti, c'è qualcosa nello scavare per terra e trovare cocci d'argilla che ci ha affascinati tutti.
Ah, no, che scema. Dei cocci d'argilla non è mai fregato niente a nessuno, noi volevamo scavare e trovare tesori impolverati, volevamo misteri sulle antiche civiltà (preferibilmente gli egizi che erano i preferiti di tutti, anche se la faccenda era geograficamente impossibile), volevamo stare nel fango fino al collo per poi estrarre come per magia il dente di un dinosauro o un antico medaglione dorato che nascondeva una maledizione.
Suona familiare? Perchè a me sembra che Indiana Jones sia esattamente quello che tutti avremmo voluto essere da piccoli. Vai poi tu a spiegare in giro perchè ha fatto soldi a palate, a me pare palese.
Ah, sì, poi c'è anche il fatto che sia un film d'avventura pazzesco, in grado di piacere anche a me, che guardo film in cui i personaggi sono lenti come la quaresima (zombie, fantasmi, villain degli slasher...tutti LENTI). Ho riso come una dannata.
Indiana è uno sbruffoncello pieno di cultura (l'uomo ideale? non mi sento di dissentire), bello da matti, che va in giro per luoghi tropicali a recuperare tesori nascosti e misteriosi, forse un po' paranormali.
Rileggete la frase sopra e ditemi se non è la definizione perfetta del film PER TUTTI.
Bambini avventurosi e bambine altrettanto, persone romantiche e sognanti e gente che ama i cazzotti, ricercatori di violenza, partigiani, amanti del mistero, appassionati dell'ironia intelligente e persone che, molto semplicemente, vogliono un film passatempo che intrattenga davvero. A costo di ripetermi, dirò di nuovo quello che penso di Lucas e che ho già detto parlando di Star Wars: ha capito esattamente cosa vogliamo quando entriamo al cinema, cosa ci serve per ricordarci che va bene fare i radical chic di stoc., io per prima, ma che ogni tanto ci servono le botte da orbi e le grasse risate e i bauli dorati con dentro un gran tesoro. Non solo ci servono, le bramiamo. 
E se bisogna farlo, bisogna farlo bene, quindi ok l'avventura divertente, ma che sia fatta come dio comanda.
Infatti eccoci qua, più di 35 anni dopo.
Funziona.

venerdì 16 dicembre 2016

Non solo horror: Star Wars - Una nuova speranza

14:53
Sottotitolo: un post di incoraggiamento per fidanzate rassegnate

Un breve recap per chi passa di qui per la prima volta: Riccardo è l'anima pia che ha buon cuore di sopportarmi. Dalle mie parti lo chiamiamo moroso. I film piacciono parecchio anche a lui, ma una cosa regna incontrastata nel suo giovane cuore: Star Wars. Se voglio che lui mi accompagni a vedere le cose che piacciono a me, io devo andare a vedere quelle che piacciono a lui, e quindi giovedì ero in sala a vedere Rogue One. 
Magari di quello diciamo due parole dopo, ma il succo è che anche stavolta, come era stato per Episodio VII, esco dalla sala promettendomi (e promettendogli) di vedere Una nuova speranza. 
Perché farlo, vi chiederete non a torto, se la fantascienza e il fantasy non sono affatto i tuoi generi? Perchè Star Wars ha, ai miei occhi, un potere pazzesco: la sua popolarità è trasversale e imprevedibile, in sala si trovano persone di ogni età (ed è tenerissimo vedere papà o nonni che portano i bambini nel proprio mondo, mi fa una tenerezza incredibile e lo trovo di una bellezza rara), di ogni genere, di ogni tipo. Dal classico nerd pieno di stereotipi al direttore di banca, dal muratore alla organizzatrice di eventi. Uomini e donne indifferentemente di qualsiasi età. L'amore che una saga del genere può suscitare è universale, è un costruttore di immaginari e fantasia, e se anche il film mi dovesse fare pena e compassione, questo potere supererebbe il concetto di gusto personale, per finire a fare la Storia.
E quindi eccoci qua.


L'universo è diviso tra l'Impero, forza del Male che ha il controllo, e i Ribelli, il cui ruolo è facilmente intuibile. Su questo sfondo si muove Luke Skywalker, un giovane rimasto solo al mondo che un giorno, trovando un messaggio da parte di una donna in pericolo, parirà per salvarla insieme ad Obi Wan Kenobi, un vecchio Jedi.

In queste poche e fraintendibili righe ho riassunto un film che è una perfetta macchina per soldi. Non vedetela come una frase negativa, non vuole esserlo, anzi. Tutto in Star Wars funziona alla perfezione per colpire drittissimo e lasciare folle di fan adoranti. Dalle prime scene, infatti, l'empatia è quasi totalizzante. Prima, però, il colpo di furbizia: i droidi. I due robottini (non fustigatemi, dai, son robot) che ci vengono presentati dalle prime scene e che ci accompagneranno per tutta la saga si rivelano (a grandissima sorpresa per me) due personaggi splendidi, ironici e leggeri, che sgrassano un po' un'atmosfera che altrimenti sarebbe risultata troppo seriosa. Quindi, partiamo già intrattenuti da questi due omini e finiamo per essere nostro malgrado più coinvolti di quanto ci piacerebbe ammettere. Questa ironia, però, non si limita ai due droidi: tutto il film ha momenti di leggerezza, soprattutto con l'arrivo di Han Solo e Chewbecca. Non solo così ti tieni incastonati i bambini, ma anche conquisti quelle come me, che non amano sparatorie spaziali nè spade laser.
Accanto alle risate, poi, arriva l'epicità, elemento necessario per fissare ben bene il film nelle giovani menti. La colonna sonora, iconica, quasi mitologica, è presentissima, le scene silenziose sono davvero poche. Oltretutto, si usa abbondantemente quell'escamotage (che io amo, eh, non vedetelo come una critica) del riproporre in giro per il film, con toni e volumi sempre diversi e adeguati alla situazione, il brano principale, scatenando furiosamente i feels.
Poi, ovviamente, entrano in gioco quelle dinamiche che a me colpiscono meno ma di cui riconosco senza dubbio alcuno il valore: l'azione, le sparatorie, gli inseguimenti, i voli, i combattimenti. A me dicono poco, non sono la cosa che mi spinge ad amare o meno un film. Però la capisco benissimo, e la testimonio ogni giorno quando ne parlo con Riccardo, la sensazione per cui quando sei piccolo tutto appare magico, e incredibile, e appassionante. Lo capisco che un bambino (ma anche un adulto) messo di fronte a Guerre Stellari abbia uno sguardo talmente stupito, curioso, desideroso divedere sempre più e, lentamente, inesorabilmente, innamorato.
Poi cresci, diventi un professionista, un padre di famiglia, generi luminosi eredi. E trent'anni dopo, esce un nuovo Star Wars, tu ritorni il bambino che eri. Guardi il tuo, di bambino, e desideri passare a lui quella passione grande che ti porti dietro da una vita. E allora lo porti in sala, a guardare le solite spade laser e i soliti ipovedenti stormtrooper, e speri che si innamori come te.
E fai piangere come una fontana la povera Mari, che finisce per fare chilometrici post sul suo blog.


Come vi dicevo, due brevi parole su Rogue One, con un'anticipazione.
Ho dormito 3/4 del tempo, quindi del film non credo di poter dire alcunchè, ma con mia somma fortuna ho potuto assistere al momento in cui Darth Vader ha fatto la sua ricomparsa, con la voce originale. L'espressione di Riccardo è stata IMPAGABILE.
È per questo che Star Wars è, a prescindere dai gusti soggettivi, un capolavoro: quello che ha fatto, e che continua a fare, alla mente di chi ci è cresciuto è insostituibile. L'emozione è reale, l'entusiasmo è dilagante e contagioso, i sentimenti in gioco sono gli stessi di quando si avevano 6 anni, è una passione che non conosce raffreddamento.
È il Cinema nel suo punto più alto.




Un paio di link:
Il post de i400calci, che riunendo diverse voci mostra quanto è vero quello che ho detto. Ognuno parla del proprio rapporto personale con il film e la saga in generale, e sono tutti racconti pieni di tenerezza e amore sconfinato.
Il link al DVD della Sacra Trilogia.



martedì 19 novembre 2013

Non solo horror: Star Wars Episodio I, La minaccia fantasma

09:02
Caro Erre,
da due anni a questa parte sopporti il mio infinito sproloquio su zombie-fantasmi-SamRaimi-tonnellatedisangue-e altre delizie del genere.
Quindi ho pensato che se tu hai potuto avere tutta questa pazienza, io posso avere la pazienza di guardare Star Wars per cercare di capire come mai lo ami così tanto.
Il problema è che non sapevo da che parte cominciare. Ho aperto la pagina Wikipedia e l'ho trovata più confusa del mio cervello quando sono in sindrome premestruale (e tu sai bene che parliamo di un fenomeno di entità incalcolabile).
Ho deciso che sarei partita dall'episodio I. Mi rendo conto che all'occhio degli appassionati questa possa essere una specie di blasfemia irrispettosa, ma io ho bisogno di chiarezza nella trama e di capire esattamente cosa sta succedendo, quindi inizio dal primo in ordine cronologico e non di uscita.

Terminata la visione ho capito di aver fatto una cagata. Perchè agli occhi di una profana la questione risulta piuttosto confusa, infinitamente prolissa e leggermente noiosa. Soprattutto se si considera che il film è parte di una trilogia. Se sono tutti così potevano fare un solo film con un po' più d'azione, ecco. Ed è un peccato, perchè poteva davvero rivelarsi interessante, ma non possono farmi una gara di sgusci lunga come la maratona di New York, non possono, perchè io mi addormento. Lo sai che mi addormento. (Quello che la mamma tiene in mano durante la gara cos'è? Un precursone dei tablet? Jobs non hai inventato niente, ha fatto tutto Lucas.)
MA non mi sono addormentata, giuro. Ho tenuto duro fino alla fine. Giusto per veder morire Liam Neeson.
Ecco, questo me l'avresti dovuto dire. Liam Neeson. Perchè? Mi rendo conto che non puoi ricordarti i nomi di tutti gli attori che non mi piacciono, perché sei umano e certe liste infinite sono eccessive per la memoria umana.
Anche se c'è da dire che tu e la memoria abitate in due posti diversi.
Ma proprio lui? Gli possiamo dire insieme che se tiene quell'espressione ancora per un po' quelle rughe sulla fronte gli rimangono in modo definitivo? Si chiama 'invecchiare', Liam, ed è un processo che tu, con la tua recitazione scarsa, non fai altro che accelerare.
Negativissimo il doppiaggio, ma questa non è colpa di Lucas, è colpa degli italiani, anatema su di voi!
Ultima cosa negativa è la presenza di Natalie Portman che con il suo essere così costantemente gnocca continua il suo lavoro di abbassamento del MariEgo fino a livelli finora inesplorati.

Prima di iniziare il film mi sono pure documentata. Ho letto un po' di curiosità in giro e molte recensioni di tuoi colleghi nerd che speravo mi aiutassero nella comprensione. La prima cosa che ho colto è che tutti, indistintamente, odiano Jar Jar. E questo è il primo sintomo di come non entrerò mai nella vostra famigliola felice, perchè io l'ho adorato. Ha dato un po' di freschezza ad un clima un po'  troppo pesante.
Detto ciò, non perdonerò mai i selezionatori del cast per aver scelto un piccoletto così tenero per farlo diventare poi il bruttoecattivo. (E lo so non perchè mi sono informata pure su di lui, ma perchè ti ascolto quando mi racconti le cose.) Carino fino al diabete. Quasi quanto Samuel L. Jackson con la sua pelata. Ho deciso che Yoda (Joda? Ioda? Signur.) è antipatico come la sabbia nelle mutande e che Ewan McGregor è veramente inutile.
Quasi quanto Keira Knightley, che grazie a nostro signore ha fatto tutto il film con la faccia pitturata così la sua totale incapacità è stata nascosta. Prendete esempio tutti, si fa così.

Insomma, adesso riesco a capire come mai ti piaccia così tanto. Ha il mood del cult nel DNA. Ha l'atmosfera, ha le stranezze tecnologiche che tanto ti fanno gongolare, ha personaggi ironici e altri 'epici', ha una resa incredibilmente bella dei pianeti, sembrava di stare a Santorini senza il mare, ha delle spade laser che oltre a essere multitasking devono essere anche infinitamente pratiche da portare in giro, visto che sono retraibili.

Ma voi appassionati come ve li ricordate tutti sti nomi?

E tu, maledetto, quando mi hai detto di guardare prima questo, SAPEVI che mi sarei affezionata al piccoletto e che avrei voluto che fine avrebbe fatto. Lo sapevi, essere malefico che non sei altro, quindi ora mi tocca vedere anche gli altri.
Ma tu non ti salvi, bello mio, non ci sperare. Se io guardo tutto Star Wars (e i prossimi cinque conto di vederli con te) tu ti guardi la filmografia di Carpenter. Che secondo me ti piace pure.

Buon anniversario.

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