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domenica 25 novembre 2012

The Hamiltons, Mitchell Altieri e Phil Flores.

10:40

Titolo originale: The Hamiltons
Anno: 2006
Durata: 86 min.
Trailer:





Intanto, la trama: ci sono 4 (?) fratelli che sono uno messo peggio dell'altro, rimasti orfani. Vivono da soli, traslocano spesso, ricevono frequenti visite da un assistente sociale (l'assenza di apostrofo è voluta, l'assistente sociale è un uomo.) e nel tempo libero uccidono delle ragazze nella loro cantina.

Considerato che di giorno alcuni di loro fanno i macellai, hanno la manualità giusta.

Perchè dico che sono uno peggio dell'altro?
Il maggiore è David, macellaio omosessuale che fa la parte del fratello adulto e responsabile.
Vengono poi i gemelli Wendell e Darlene, che se la fanno tra di loro. E qui avrei dovuto spegnere il film, per quale razza di motivo non l'ho fatto proprio non lo so.
Ultimo è il disagiato Francis, che gira costantemente con una videocamera a spiare quei tre malati dei suoi fratelli.
Non che lui stia bene, sia chiaro.





Sono interpretati da 4 attori (rispettivamente Samuel Child, Joseph McKelheer, Mackenzie Firgens e Cory Knauf) che non hanno brillato, ma nemmeno oscurato troppo. Diciamo né carne né pesce.

Da metà film in poi, per fortuna, il tono cambia.

La prima parte è assolutamente brutta, mal realizzata, e il fratello maggiore col grembiulino non si fa proprio guardare. Troppe scene di cui si sarebbe volentieri fatto a meno, che non hanno fatto altro che far perdere qualità ad un film che altrimenti non sarebbe stato poi disingrato. Due fratelli che si baciano, così appassionatamente e con tanta lingua che neanche Gene Simmons, proprio non si riesce a mandarli giù. (No, non ho visto 'The dreamers' e non lo guarderò.)


 
 
 

Da metà in poi per fortuna c'è una risalita di tono, si scopre la notizia che sta dietro a tutto i film, si capisce che tutti i comportamenti dei fratelli sono giustificati da qualcosa che loro non possono controllare (l'incesto no, quello lo potrebbero controllare, scusa!) e che li rende un po' più umani agli occhi dello spettatore. Si arriva ad un punto in cui si prova pietà per loro, si cerca di comprendere come ci si comporterebbe al posto loro.
Il bilancio quindi è piuttosto neutro, le negatività hanno bilanciato le positività, ma nessuna delle due ha prevalso sull'altra.




La nota negativa è che troppe domande sono rimaste senza risposta, e a me questa cosa fa alquanto roteare le sfere lunari, perchè non è che posso ogni volta mandare una mail al regista per farmi spiegare perchè cavolo le ragazze le tenevano incatenate in cantina invece che farle fuori subito. Maledetti sadici.
Una ragazza stava là, legata con le braccia per aria, che Dio sa quante formiche alle mani le sono venute, sta morendo perchè non mangia e beve da giorni e Francis le porta una lattina di Coca Cola. Ma dai.

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