Scream
Mari.
12:48
(1996, Wes Craven)
Situazione:
io e Moroso vogliamo guardare un film.
Io ci metto sempre ORE a decidere, ma stavolta un miracolo ha compiuto la sua azione e mi ha fatto scegliere in tempo record Scream, che imperdonabilmente ancora non avevo visto.
(Non sono un despota che sceglie sempre i film da vedere, sia chiaro, ma per colpa sua mi ero sorbita Guida galattica per autostoppisti, era il mio turno.)
Background:
io sono una rompicoglioni snobbetta di sto cazzo.
Scusate il francese.
Io esulto in sala quando vedo il trailer di Diaz, io protesto anche contro chi protesta, voglio fare la raffinata cinefila con gusti altolocati (che poi uno dei film della mia vita sia Dirty Dancing non conta ai fini del giudizio), rifiuto con decisi scuotimenti di capo i patinati filmettini mainstream al grido sussurrato di 'ma che ne sanno questi di come è fatto un bel film', e similia.
Questo potrebbe, ma non ne sono certa, giustificare il fatto che il bagnino della piscina in cui lavoro mi chiami, in modo molto originale e ricercato 'no ogm'.
Devo essere adorabile.
Moroso è uno di quelli che va al cinema a vedere Transformers (MAI sarà perdonato per siffatto affronto) però Jurassic World no perché non vuole finanziare queste becere azioni commerciali (ma a casa se lo guarda perché la coerenza sempre), ama la fantascienza in ogni sua forma, dei cinecomics non parliamone neanche, ma solo Marvel perché la DC cacca brutta.
Poi in realtà ha visto molti più cult fondamentali della sottoscritta, e soprattutto si ricorda sempre il nome di Al Pacino non come me che ogni volta è 'AAAAAAAAAahhhh, come cavolo si chiaaaamaaaaaaaa'.
Però gli è piaciuto Io sono leggenda, è una cosa di cui tenere conto.
Il film:
Scream è uno smoothie pieno di tutti i film horror girati prima del 1996. Non manca nessuno all'appello, dai più popolari e noti anche ai non amanti del genere, a più ricercate citazioni di rape and revenge che non sono proprio un prodotto fruibilissimo per ogni persona. Questo ha portato Moroso a lanciarmi sguardi complici ogni 5 minuti, del tipo: 'Ah, Michael Myers, eh, quello lì, l'amico tuo!' In realtà ci sono talmente tante strizzate d'occhio, ma talmente tante, che io nemmeno le avevo colte tutte. Fatevi un giro su Exxagon.
Quando butti millemila ingredienti nel robot da cucina hai due possibiltà: o ti esce uno schifo con i grumi che devi buttare tutto via e dimenticare il fallimento, o viene cremoso, buono, dolce.
La differenza sta nelle capacità, e nella furbizia.
Se usi ingredienti a caso è ovvio che ti viene uno schifo, se ti viene bene è tutta questione di culo. Devi avere la mano allenata, essere un po' tagliato con la materia, ed essere furbo.
E Craven è stato di una furbizia da Nobel, riuscendo a tirare su una pellicola in grado di colpire entrambi i casi umani spiegati sopra, con tutte le loro differenze.
Ha affascinato l'amante dell'horror, con i suoi occhi abituati al sangue e alle pugnalate, tanto quanto ha colpito il nerd, che, parole sue, l'ha trovato un film da non sottovalutare.
Scelta terminologica che trovo particolarmente adeguata, perchè Scream, con quella sua patinatura e i faccini belli, potrebbe essere facilmente scambiato per un filmettino di quelli che tutti perculano.
E INVECE NO.
Niente è casuale, ogni singola battuta, inquadratura, sguardo sono ben studiati per rimandare ad altro. Si prende un filone cinematografico intero e lo si shakera per dargli nuova consistenza.
E a chi lo fai fare il killer?
Ad un goffo imbranato, non uno dei 'soliti' folli o inumani, qua abbiamo uno smilzo che inciampa, scivola, cade se gli fai lo sgambetto e viene preso a botte per due ore. Nessuno muore senza combattere, questo povero Ghostface ne ha prese di tutti i colori.
Ed è stato anche divertente, esattamente nella dimensione in cui Craven voleva fosse, senza togliere niente al fattore paura che, incredibilmente, Scream fa.
Altra osservazione di Moroso che condivido completamente.
Come condivido il suo pensiero quando elogia i primi minuti di film.
Ma chi non li elogia, quelli sono la prova provata della qualità del lavoro che stiamo per vedere.
Un esemplare momento di Cinema, uno di quegli inizi che vorrei sempre.
Uno di quei FILM che vorrei sempre.
Ah, forse avrei dovuto raccontarvi la trama.
O forse no.
Situazione:
io e Moroso vogliamo guardare un film.
Io ci metto sempre ORE a decidere, ma stavolta un miracolo ha compiuto la sua azione e mi ha fatto scegliere in tempo record Scream, che imperdonabilmente ancora non avevo visto.
(Non sono un despota che sceglie sempre i film da vedere, sia chiaro, ma per colpa sua mi ero sorbita Guida galattica per autostoppisti, era il mio turno.)
Background:
io sono una rompicoglioni snobbetta di sto cazzo.
Scusate il francese.
Io esulto in sala quando vedo il trailer di Diaz, io protesto anche contro chi protesta, voglio fare la raffinata cinefila con gusti altolocati (che poi uno dei film della mia vita sia Dirty Dancing non conta ai fini del giudizio), rifiuto con decisi scuotimenti di capo i patinati filmettini mainstream al grido sussurrato di 'ma che ne sanno questi di come è fatto un bel film', e similia.
Questo potrebbe, ma non ne sono certa, giustificare il fatto che il bagnino della piscina in cui lavoro mi chiami, in modo molto originale e ricercato 'no ogm'.
Devo essere adorabile.
Moroso è uno di quelli che va al cinema a vedere Transformers (MAI sarà perdonato per siffatto affronto) però Jurassic World no perché non vuole finanziare queste becere azioni commerciali (ma a casa se lo guarda perché la coerenza sempre), ama la fantascienza in ogni sua forma, dei cinecomics non parliamone neanche, ma solo Marvel perché la DC cacca brutta.
Poi in realtà ha visto molti più cult fondamentali della sottoscritta, e soprattutto si ricorda sempre il nome di Al Pacino non come me che ogni volta è 'AAAAAAAAAahhhh, come cavolo si chiaaaamaaaaaaaa'.
Però gli è piaciuto Io sono leggenda, è una cosa di cui tenere conto.
Il film:
Scream è uno smoothie pieno di tutti i film horror girati prima del 1996. Non manca nessuno all'appello, dai più popolari e noti anche ai non amanti del genere, a più ricercate citazioni di rape and revenge che non sono proprio un prodotto fruibilissimo per ogni persona. Questo ha portato Moroso a lanciarmi sguardi complici ogni 5 minuti, del tipo: 'Ah, Michael Myers, eh, quello lì, l'amico tuo!' In realtà ci sono talmente tante strizzate d'occhio, ma talmente tante, che io nemmeno le avevo colte tutte. Fatevi un giro su Exxagon.
Quando butti millemila ingredienti nel robot da cucina hai due possibiltà: o ti esce uno schifo con i grumi che devi buttare tutto via e dimenticare il fallimento, o viene cremoso, buono, dolce.
La differenza sta nelle capacità, e nella furbizia.
Se usi ingredienti a caso è ovvio che ti viene uno schifo, se ti viene bene è tutta questione di culo. Devi avere la mano allenata, essere un po' tagliato con la materia, ed essere furbo.
E Craven è stato di una furbizia da Nobel, riuscendo a tirare su una pellicola in grado di colpire entrambi i casi umani spiegati sopra, con tutte le loro differenze.
Ha affascinato l'amante dell'horror, con i suoi occhi abituati al sangue e alle pugnalate, tanto quanto ha colpito il nerd, che, parole sue, l'ha trovato un film da non sottovalutare.
Scelta terminologica che trovo particolarmente adeguata, perchè Scream, con quella sua patinatura e i faccini belli, potrebbe essere facilmente scambiato per un filmettino di quelli che tutti perculano.
E INVECE NO.
Niente è casuale, ogni singola battuta, inquadratura, sguardo sono ben studiati per rimandare ad altro. Si prende un filone cinematografico intero e lo si shakera per dargli nuova consistenza.
E a chi lo fai fare il killer?
Ad un goffo imbranato, non uno dei 'soliti' folli o inumani, qua abbiamo uno smilzo che inciampa, scivola, cade se gli fai lo sgambetto e viene preso a botte per due ore. Nessuno muore senza combattere, questo povero Ghostface ne ha prese di tutti i colori.
Ed è stato anche divertente, esattamente nella dimensione in cui Craven voleva fosse, senza togliere niente al fattore paura che, incredibilmente, Scream fa.
Altra osservazione di Moroso che condivido completamente.
Come condivido il suo pensiero quando elogia i primi minuti di film.
Ma chi non li elogia, quelli sono la prova provata della qualità del lavoro che stiamo per vedere.
Un esemplare momento di Cinema, uno di quegli inizi che vorrei sempre.
Uno di quei FILM che vorrei sempre.
Ah, forse avrei dovuto raccontarvi la trama.
O forse no.