Notte Horror 2018: Splatters, Gli Schizzacervelli
Mari.
21:00
La Notte Horror è l'evento più bello della blogosfera.
Per tutti i martedì d'estate ci impossessiamo dell'internet e parliamo di orrore, quindi per me è sempre una grande festa.
Io quest'anno sono in chiusura, con Alessandra di Director's Cult, per i motivi del post precedente. E non potevo che chiudere con Peter Jackson.
Splatters racconta di una scimmia - ratto, di una coppia funestata da una sorte infelice, e di un ninja di Dio.
Ed è tutto quello che ho intenzione di dirvi.
Se una persona se ne esce un giorno con 'Oh ma lo facciamo un film in tre parti da Il Signore Degli Anelli?' quello che verrebbe da fare è prenderlo e rinchiuderlo. Non perché non ci siano speranze, ma perché è una roba da matti. Il risultato è stata una delle più magistrali trasposizioni cinematografiche mai realizzate, ma questo non smentisce la condizione iniziale: essere completamente, irrimediabilmente, fuori di testa.
Avremmo dovuto saperlo, che Peter era un folletto malefico e matto.
E avremmo dovuto saperlo perché prima de Il Signore Degli Anelli c'è stato Splatters.
Mettiamo una sera di fine estate.
Divano, clima acceso, amici cazzoni. Niente patatine perché porco cane il film fa schifo davvero, non consiglio il consumo di alimenti.
Splatters sulla tv.
Io sono certa che mi divertirei come una cretina.
Perché il condizionale?
Perché i miei amici (che pur amo con tutto il mio cuore) non sono così cazzoni da lasciarmi scegliere una meraviglia della comedy horror, talmente disgustosa che non si può far altro che piegarsi in due. Peter Jackson non si ferma davanti a niente, non ha certo paura di inorridire le signorine nè di esagerare. La prima mano mozzata è al minuto 3. Da lì in avanti è un susseguirsi, senza un secondo di tregua, di scene una più ripugnanti dell'altra, in una sorta di gara con se stessi per vedere fin dove ci si spinge. Morti che si gonfiano ed espellono sostanze verdi misteriose, cani divorati da anziane nonnine, amplessi zombi con labbra mozzate, preti che fanno kung fu.
Un tripudio di purissima idiozia neozelandese, che non si prende sul serio nemmeno per sbaglio, che non ha paura di esagerare perché parte volendo esagerare, e lo fa con un entusiasmo che è una gioia per gli occhi.
Più Splatters per tutti.
Per tutti i martedì d'estate ci impossessiamo dell'internet e parliamo di orrore, quindi per me è sempre una grande festa.
Io quest'anno sono in chiusura, con Alessandra di Director's Cult, per i motivi del post precedente. E non potevo che chiudere con Peter Jackson.
Splatters racconta di una scimmia - ratto, di una coppia funestata da una sorte infelice, e di un ninja di Dio.
Ed è tutto quello che ho intenzione di dirvi.
Se una persona se ne esce un giorno con 'Oh ma lo facciamo un film in tre parti da Il Signore Degli Anelli?' quello che verrebbe da fare è prenderlo e rinchiuderlo. Non perché non ci siano speranze, ma perché è una roba da matti. Il risultato è stata una delle più magistrali trasposizioni cinematografiche mai realizzate, ma questo non smentisce la condizione iniziale: essere completamente, irrimediabilmente, fuori di testa.
Avremmo dovuto saperlo, che Peter era un folletto malefico e matto.
E avremmo dovuto saperlo perché prima de Il Signore Degli Anelli c'è stato Splatters.
Mettiamo una sera di fine estate.
Divano, clima acceso, amici cazzoni. Niente patatine perché porco cane il film fa schifo davvero, non consiglio il consumo di alimenti.
Splatters sulla tv.
Io sono certa che mi divertirei come una cretina.
Perché il condizionale?
Perché i miei amici (che pur amo con tutto il mio cuore) non sono così cazzoni da lasciarmi scegliere una meraviglia della comedy horror, talmente disgustosa che non si può far altro che piegarsi in due. Peter Jackson non si ferma davanti a niente, non ha certo paura di inorridire le signorine nè di esagerare. La prima mano mozzata è al minuto 3. Da lì in avanti è un susseguirsi, senza un secondo di tregua, di scene una più ripugnanti dell'altra, in una sorta di gara con se stessi per vedere fin dove ci si spinge. Morti che si gonfiano ed espellono sostanze verdi misteriose, cani divorati da anziane nonnine, amplessi zombi con labbra mozzate, preti che fanno kung fu.
Un tripudio di purissima idiozia neozelandese, che non si prende sul serio nemmeno per sbaglio, che non ha paura di esagerare perché parte volendo esagerare, e lo fa con un entusiasmo che è una gioia per gli occhi.
Più Splatters per tutti.