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martedì 5 luglio 2022

Nuovi Incubi: Lasciami entrare e Byzantium

11:00

 



Ci abbiamo messo una stagione a costruire per bene la nostra immagine di donne dure e amanti del sangue e delle frattaglie, e con questa stagione ci siamo immediatamente sbugiardate da sole. La volta scorsa l'amore e la scoperta della sessualità, questa volta l'amore e l'eternità.

Due film sui vampiri ma anche sulle relazioni, sul crescere insieme e sulla maledizione/benedizione del mostruoso femminile. Il primo un gioiello nordico di rara delicatezza, il secondo una storia di autodeterminazione e liberazione, sono due film magnifici che non potevamo lasciare indietro. Amore, sensualità e vampiri sono sempre stati una cosa sola, ma in questi due film gli argomenti vengono declinati in modi tutti nuovi, lasciando spazio a rappresentazioni non convenzionali del volersi bene, dell'accettarsi, dell'abbracciare l'altro nel più genuino e pulito dei modi possibili.


Per l'occasione, abbiamo chiamato la nostra amica Silvia, e se non abbiamo pianto parlandovene è solo perché alla fine ridiamo sempre un sacco insieme.

Il nuovo episodio si trova qui.

lunedì 11 settembre 2017

Vampires! - I ripescati

13:47
Abbiamo concluso la prima parte della rassegna, quella dedicata a Dracula. Prima di proseguire con tutti gli altri succhiasangue, però, mi pareva giusto dare una ripassata a quei film che sono già stati recensiti sul blog e che hanno voglia di tornare ad essere chiacchierati.



ONLY LOVERS LEFT ALIVE - Jim Jarmush



Ai tempi della visione mi aveva folgorato. Lento, tormentato, con una colonna sonora da peli rizzati sul collo, Only lovers left alive è uno dei miei film preferiti, perché sono ancora l'emo maledetta che ero a 15 anni.
I vampiri del film di Jarmush (che dopo Paterson si è confermato una delle mie persone preferite al mondo) sono artisti, amanti dell'arte e del bello, e si procurano il sangue in modo tutto sommato etico. Adam, però, il vampiro di Hiddleston, non riesce a convivere serenamente con la sua condizione, valuta il suicidio, e richiama a sè Eve, una Swinton allarmata. La coppia Swinton - Hiddleston è una di quelle che non si scordano, lei perfetta ovunque la metti e lui di una bellezza di quelle che mi cavano il fiato, in questo film soprattutto.
Intorno a loro, un mondo in cui gli umani sono ormai tutti contaminati e dal sangue imbevibile, una parente pericolosamente vivace e Christopher Marlowe. Sì, quel Marlowe lì. È tutto strepitoso.
Quindi, ascoltate me: se il fatto che Only lovers sia un film splendido non vi convince a vederlo (e dovrebbe, è davvero un incanto, in cui il tormento della condizione di vampiro viene assaporato in ogni doloroso istante), lasciate che con una immagine vi convinca di quanto sia il film di cui avete senz'altro bisogno:

Non ringraziatemi.

LASCIAMI ENTRARE - Tomas Alfredson



Altro giro, altro preferito.
Let the right one in, visto la prima volta quasi per caso, mi ha scavato una buca nel cuore e lì è rimasto da allora. Devo essere particolarmente sensibile ai vampiri colmi di senso di colpa, altrimenti non si spiega.
In questo caso la vampira è Eli, una ragazzina che vive in Svezia con suo padre e che fa amicizia con Oskar, un vicino di casa della sua età. Suo padre la aiuta a procurarsi di che sopravvivere, ma la condizione in cui vivono li sta mettendo a dura prova entrambi. Oltretutto, gli omicidi che lui commette per nutrire lei non passano inosservati, e la faccenda di complica.
Non che Oskar sia messo meglio, comunque. Tormentato dai bulli a scuola, sogna di ucciderli per avere vendetta. Ecco che allora, nel glaciale clima nordico, il calore arriva solo dalla nascita di qusto rapporto, così profondo e genuino da annebbiare il resto.
Eli è una vampira piuttosto convenzionale, non tollera la luce, può volare e ovviamente non entra nelle stanze se non è invitata a farlo. Quando Oskar la sfida e lei soffre terribilmente io ho sofferto con lei. Il coinvolgimento è totale, l'affetto tra i ragazzini è tale che anche noi ne restiamo coinvolti in un modo che prosegue dopo la fine della visione, quando si riaccendono le luci e si torna alla normalità.
Purtroppo non ho letto il romanzo da cui è tratto nè ho visto il remake americano, ma vorrei davvero che in mezzo a vampiri mostruosi, ad assetati assassini senza scrupoli, trovaste il tempo per calmare le acque con questo gioiello.
Il cuore ne uscirà appagato.

30 GIORNI DI BUIO - David Slade



La mia reazione a caldo sul film di Slade era stata non dico entusiasta ma quasi soddisfatta.
I 30 giorni di buio del titolo sono quelli che colpiscono il Circolo Polare e che vengono intelligentemente sfruttate dai vampiri per andare a fare le scorte per l'inverno. La cittadina colpita è Barrow, in Alaska. I cittadini sono quasi tutti andati via, e i pochi che restano (tra cui lo sceriffo Josh Hartnett e sua moglie Melissa George) devono sopravvivere all'attacco dei succhiasangue.
Dimenticate la finezza dei vampiri dei due film sopra: qua le creature sono macchine da guerra, mostri assetati di sangue e con nessun rimasuglio di umanità. Tra le due tipologie, quindi, quella che mi piace di meno.
La soddisfazione iniziale è andata lentamente scemando nel corso del tempo, facendo finire il film nel Dimenticatoio dei Film Mediocri. C'è dell'azione, dei vampiri sanguinari che magari a qualcuno possono soddisfare, ma col tempo mi ha lasciato molto poco.
Adatto magari ad una serata cazzona con pizza e birra, che vengono sempre completate come si deve dalle botte da orbi. C'è però poco altro.

CRONOS - Guillermo Del Toro




Il primo incontro di Sua Maestà GDT con i vampiri ha prodotto un film particolarissimo. Non che la cosa sia sorprendente, ma come di consueto Del Toro ha deciso che a lui i vampiri comuni non interessavano granchè e quindi ne ha creati di nuovi. Ciò che porta alla necessità di assumere sangue, in Cronos, è un antico dispositivo in grado di dare a chi lo utilizzi la vita eterna. Siccome i regali non si fanno mai per niente, però, ecco che le lievi cointroindicazioni del dispositivo emergono: vita eterna ok, ma da vampiri. Jesus, un antiquario che ha trovato il dispositivo per caso, ne fa uso e ne trae istantaneo beneficio. Dispositivi di questo genere, però, restano al sicuro per molto poco tempo, e infatti Jesus viene presto cercato da qualcuno di interessato alla vita eterna.
Qui del vampiro canonico manca tutto, se non la sete di sangue e l'intolleranza alla luce. Questi elementi che ci sono, però, ci vengono raccontati in scene indimenticabili, buttati lì come un accenno e invece tatuati nella mente.
GDT fa così, senza gridare si impone al mondo con questo primo film, finendo inevitabilmente, come merita un talento sfacciato come il suo, nel panorama dei Grandi.
E il tutto con una blatta d'oro che ti rende immortale.
A voi l'onore di riuscire a replicare.

THE HAMILTONS - The Butcher Brothers



Se dopo avere visto 30 giorni di buio ancora non avete sonno e vi va ancora qualcosa di sanguinario, ecco che i Butcher Brothers vi servono The Hamiltons. 
Gruppo di fratelli alquanto bislacchi si rivela ancora più bislacco di quanto già non ci sembrasse ad una prima visione. Quasi quasi il fatto che siano vampiri è il meno.
Indifferenza totale verso questo film, che dopo la visione è finito inesorabile nell'oblio.

A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT - Ana Lily Amirpour



Ho aperto la carrellata di film già presenti nel catalogo gentilmente offerto dalla casa con due incanti. In modo diverso, il film di Jarmush e quello svedese mi avevano sciolta, volando alti alti nell'Olimpo delle Belle Visioni. Non ci finiscono tutti i bei film, badate bene, solo quelli belli belli in modo assurdo.
Accanto a loro sta questo piccolino qui, un film iraniano in bianco e nero, che è passato quasi inosservato tranne che agli occhi attenti dei grandi appassionati.
È stata una visione inaspettata, quasi casuale, ma preziosissima. La Amirpour è delicata ma decisa, come la sua vampira, coperta da un enorme chador che assume tutt'altro significato.
Indimenticabile.

Tutto sommato negli anni scorsi ero caduta sul morbido. Mi sono lanciata quasi sempre in visioni confortanti, che per qualche motivo sapevo mi sarebbero piaciute e sono di rado uscita dalla comfort zone.
Che vita facile.
Poi è arrivato Nosferatu, e la facilità è scappata dalla finestra.

sabato 25 maggio 2013

Lasciami entrare, Tomas Alfredson

15:13
Titolo originale: Lat den ratte komma in
Anno: 2008
Durata: 114 minuti
Trailer:



Delicatezza s.f. 1 Caratteristica di delicato. 2 Gentilezza di sentimenti, di maniere: d. d'animo. Discrezione. Atto gentile.

Lasciami entrare è la favola di Oskar ed Eli. Maltrattato dai compagni di classe e alle prese con i genitori separati lui, vampira lei. Si conoscono, con tutta l'assenza di malizia che dovrebbe essere caratteristica dei 12enni, diventano amici, entrambi così 'diversi' dalla normalità convenzionale.

Quindi, cosa ci fa un film del genere nella categoria 'horror'?
Ah, non ne ho idea.
Quel che è certo è che ognuno di voi, ogni singola persona che per qualche motivo, e in chissà quale modo, è arrivata in questo spazietto rosso, dovrebbe cercare questo film, al di là di qualsiasi genere o categoria, e aprire il proprio cuore alla sua bellezza.

Inizia la pellicola e conosciamo il giovane Oskar, lo vediamo sfogare la rabbia che gli si è accumulata dentro durante la giornata, con i suoi capelli biondissimi e la sua 'passione' per i coltelli. Gli si vuole già bene, perchè non potrebbe essere altrimenti.
E poi arriva lei, Eli, si conoscono in quel modo goffo e spontaneo che hanno i ragazzini, con la curiosità e l'orgoglio, il 'sì ti parlo, ma guarda che di te non me ne frega niente'.

Chiaramente gliene frega qualcosa, visto il crescendo di affetto che li coinvolge. Come accade sempre, con questi affetti così piccoli, e innocenti, il mondo lo si dimentica. Ci siamo solo noi due, ill resto non conta.

Ma Eli deve nutrirsi, la sua natura non può annullarsi solo perchè lei, consapevole della sua drammatica situazione, è stanca di uccidere e non ne può più (sentirla sfogare col padre, vedere lo sguardo disperato di lui, vi spezzerà il cuore). Questo porterà delle conseguenze, è piuttosto ovvio che gli omicidi non possono passare inosservati.



Questi due ragazzini, ognuno così complesso nel proprio essere diverso, sono interpretati splendidamente da due giovani (Kare Hedebrandt e Lina Leandersson - non immaginate quanto ci ho messo a copiare i nomi!) che spero di rivedere presto e che mantengano quello sguardo disincantato che mi ha conquistata.

Tanto per fare un esempio: quando i due si conoscono, la ragazzina è vestita leggerissima, quando siamo in Svezia e pare chiaro che fa un freddone. Passa il tempo, il loro legame si rafforza, e la sensazione (poi ditemi se sono folle e l'ho colto solo io) è che Oskar l'abbia 'riportata' sulla Terra, abbia riportato la sua attenzione sul mondo reale e lei finalmente potesse percepire il freddo.
E sono un fantastico esempio di come le cose sarebbero molto più semplici per tutti noi se fossimo tutti più diretti e sinceri. Eli chiede: 'Io ti piaccio?' e lui risponde 'Sì, molto.' Se le relazioni fossero davvero così, se tutto si potesse ridurre ad un 'Ti piaccio?' forse le persone sarebbero meno tese e ciniche.

Ma aldilà della questione sentimentale, quello che più ho amato di Lasciami entrare è che tutto è così semplice. Non ci sono elucubrazioni mentali da fare, è tutto incredibilmente lineare, chiaro, quasi basilare. Non ci sono elementi di troppo, non troppe argomentazioni tirate in ballo, perchè tutto quello che c'è riempie a sufficienza il cuore di chi guarda.

Il tutto accompagnato da una colonna sonora entrata prepotentemente tra le mie preferite di sempre.

Prima che io mi metta a frignare di nuovo, davvero, concedetegli una visione.

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