Notte Horror 2017 - Creepshow
Mari.
21:00
Settimane fa, insieme agli altri blogger parte del progetto Notte Horror, si parlava dell'organizzazione di quest anno, e si sceglievano i film.
Io, ingenuamente, sceglievo Creepshow.
Domenica George Romero ci ha lasciati, e a me pesa ancora un po' il cuore. Con la più infelice delle coincidenze, approfitto dell'occasione per salutarlo, nella speranza di rendergli giustizia.
Io, ingenuamente, sceglievo Creepshow.
Domenica George Romero ci ha lasciati, e a me pesa ancora un po' il cuore. Con la più infelice delle coincidenze, approfitto dell'occasione per salutarlo, nella speranza di rendergli giustizia.
Creepshow è un film antologico, composto da 5 episodi scritti da Stephen King e diretti da Romero, che riprendono i truculenti fumetti horror anni '50.
Due persone a caso, insomma. Due persone che, pur non essendo per tutti sinonimi di qualità, sono tra i più grandi amanti del genere che abbiano mai calpestato il suolo terrestre. Persone che guardano all'horror con gli occhi del bambino che guarda le rivistacce di nascosto dal papà, esattamente come quel tatino di un Joe Hill che compare nell'episodio cornice, e che grazie a questo amore hanno finito per creare altri bambini che guardassero ai mostri con altrettanto amore sconfinato.
L'unione dei due ragazzoni ha creato un gioiello, niente di meno di quello che ci si sarebbe aspettato da loro.
L'unione dei due ragazzoni ha creato un gioiello, niente di meno di quello che ci si sarebbe aspettato da loro.
Si aprono le danze con un ragazzino che, punito a causa della sua passione per i fumetti dell'orrore, invoca i suoi mostri preferiti per vendicarsi del padre.
Zio Creepy ne approfitta per raccontarci qualche storia.
Zio Creepy ne approfitta per raccontarci qualche storia.
Nella prima, La festa del papà, incontriamo una famiglia leggermente disfunzionale, macchiata da efferati omicidi e visitata da qualche ritornante.
Pare piuttosto chiaro come in tutto il film Savini, agli effetti speciali, si sia divertito nel creare i morti. Putrefazione, sangue, volti scavati, occhi sporgenti...non ci si fa mancare niente, e non si lesina nel mostrare le creature nel dettaglio, con inquadrature degne del miglior mezzobusto del tg delle 8. I morti di Savini sono comunque più credibili.
Il primo episodio è goduriosissimo, la sporcizia di questa famiglia è divertente e altrettanto lo sono le loro morti. Finale atroce e una zia Bedelia indimenticabile.
Pare piuttosto chiaro come in tutto il film Savini, agli effetti speciali, si sia divertito nel creare i morti. Putrefazione, sangue, volti scavati, occhi sporgenti...non ci si fa mancare niente, e non si lesina nel mostrare le creature nel dettaglio, con inquadrature degne del miglior mezzobusto del tg delle 8. I morti di Savini sono comunque più credibili.
Il primo episodio è goduriosissimo, la sporcizia di questa famiglia è divertente e altrettanto lo sono le loro morti. Finale atroce e una zia Bedelia indimenticabile.
La vera batosta da incubo è però King in persona ricoperto di verde peluria sul suo già bizzarro facciotto da pirla, sfoderato in tutte le sue buffe espressioni nel secondo corto, quello in cui il contatto con un meteorite gli causa crescita incontrollata di erba sul corpo. Inizia buffo e finisce con una nota amara, che se si pensa al titolo del corto, La morte solitaria di Jordy Verrill.
Alta marea è il terzo corto, nel quale un marito tradito cerca vendetta.
Altro mio preferito, è cattivo e inquietante, pieno di risentimento e angosce. Nessuno vive in pace, in Alta marea. Della morte non parliamone nemmeno.
Altro mio preferito, è cattivo e inquietante, pieno di risentimento e angosce. Nessuno vive in pace, in Alta marea. Della morte non parliamone nemmeno.
La cassa è molto amato da tutti quanti, io gli ho preferito altri ma riconosco che nello spaventomentro si aggiudichi un punteggio non male. La cassa che dà il titolo al corto contiene una creatura secolare e mortale.
Strisciano su di te è per me irrecensibile, se ci sono insetti - delle blatte non parliamo neanche - io non posso guardare. Do per assodato che sia bellissimo sulla fiducia e lascio a voi il giudizio.
George Romero ha reso, con tono, immagini e atmosfera, giustizia ad un mondo che a me, che sono troppo giovane, è quasi del tutto sconosciuto. Creepshow è un carrozzone, di quelli da cui non vorresti scendere mai.
Ora è giunto il momento in cui tocchi a lui essere omaggiato, con la stima e il rispetto che merita per avere popolato i nostri incubi.
Ora è giunto il momento in cui tocchi a lui essere omaggiato, con la stima e il rispetto che merita per avere popolato i nostri incubi.