martedì 11 gennaio 2022

Nuovi Incubi: Scream

11:08

 Benvenuti alla Scream Week! 





Ovvero la settimana in cui tutta la community dell'orrore online è in visibilio per l'uscita del film evento dell'anno, il quinto capitolo della saga che ci ha cresciuti tutti.

Noi di Nuovi Incubi non potevamo tirarci indietro, perché quella nei confronti di Scream non è passione, è fede religiosa. Come ogni fede religiosa che si rispetti, quindi, abbiamo fatto una sorta di celebrazione eucaristica, un episodio speciale in cui vomitiamo nell'internet tutto l'amore possibile verso l'ultimo, immenso regalo che Wes Craven ci ha fatto prima di salutarci.


Più di ogni altro, questo ascoltatelo, che ci teniamo tanto, che Wes se lo merita, che vi motiviamo, qualora ne aveste le possibilità, ad andare al cinema, a supportare l'uscita di Scream, a festeggiare insieme quanto è bello il cinema dell'orrore e quanto era bellissimo quello di Wes Craven.

Poi c'è anche un'idea di marketing interessante, nell'episodio, supportateci che vi facciamo le magliette bellissime che coglieranno solo gli appassionati e vi faranno fare bella figura nei circoletti cinefili del vostro centro sociale di fiducia.


Ci potete ascoltare qui.

martedì 28 dicembre 2021

Nuovi Incubi: la top 20 del 2021

15:21

È giunto il momento del primo episodio speciale di Nuovi Incubi, lo annuncio con l'entusiasmo della scolaretta che va al suo primo concerto.




Nell'anno più complesso per le uscite, in cui abbiamo visto cose addirittura del 2019, cose spostate, rimandate, mal distribuite, noi abbiamo deciso di fare proprio una classifica.


Combattendo con il bene che vogliamo ai film che abbiamo lasciato fuori e spostando posizioni fino al momento in cui abbiamo premuto play, ci siamo lanciate nell'episodio più lungo della breve storia di Nuovi Incubi.

Però è divertente. Lo so che non dovrei dirlo io, ma è divertente davvero. Almeno nella prima metà, perché se ormai un pochino ci conoscete sapete che la top10 è fatta di dolore e atrocità.


L'episodio nuovo sta qui. Vi faccio uno spoiler: Halloween Kills è b e l l i s s i m o. 

Grazie sempre di ascoltarci! 

mercoledì 22 dicembre 2021

2021: una specie di bilancio

19:11

 Se mai nella mia vita ho avuto quello che si è soliti definire "un anno di merda", quello è stato il 2021.

Non starò qui a fare un elenco frignone delle cose orrende che mi sono successe, per non continuare ad autoalimentare questa negatività e questa autocommiserazione che già mi porto a spasso abitualmente, però è stato impegnativo.

Ne sono uscita piena di botte come se avessi perso un incontro di boxe, con le ossa doloranti e un numero preoccupante di emicranie, un po' sperduta emotivamente e con ancora più ansia del solito, ma ne sono uscita.

Oggi va molto meglio, ma per tornare a sentirmi come mi sentivo prima temo servirà un po' di pazienza.




In mezzo al rumoroso caos che mi scorreva intorno, sono rimaste al mio fianco le mie certezze: i film dell'orrore e i libri. Le storie mi aiutano da sempre a gestire la vita, a conoscermi meglio, a farmi coraggio. E questo è stato un signor anno, sia per le letture che per le visioni. 


Ho letto meno libri di quanti avrei desiderato, ma ne ho letti di splendidi. Ho recuperato in sessioni da una seduta soltanto quasi tutto quello che mi mancava della mia adorata Elena Ferrante, che è sempre la mia penna italiana preferita insieme a Dino Buzzati.

Tra le letture più significative del 2021, però, metterei Piranesi, l'attesissimo e commovente nuovo libro di Susanna Clarke, che mi ha tirato fuori cose che non sapevo nemmeno di dover rielaborare. In piì, questo è stato l'anno in cui per mesi mi sono trascinata nella lettura de Il secondo sesso, la bibbia del femminismo moderno di Simone de Beauvoir. È stata un'esperienza impegnativa, perché non è solo un saggio sulle donne, è un trattato di filosofia. È magnifico, che ve lo dico a fare, e richiede tutta l'attenzione possibile. Però se la merita tutta. 


Più che per la narrativa, però, questo per me è stato l'anno in cui ho finalmente iniziato a studiare il cinema dell'orrore come si deve. Più di tutto, però, è stato l'anno in cui ho dato un indirizzo specifico a quello che sto facendo, con il blog e su internet in generale. Voglio parlare di cinema dell'orrore, sì, ma voglio continuare a farlo in ottica strettamente femminista. È quello che mi appassiona nella vita reale e quello che spero di riuscire con il tempo a portare sempre meglio qui. Di conseguenza, i saggi che ho letto più volentieri durante l'anno si sono concentrati in questa direzione. C'è stato il Re, il caposaldo, Men, women and chaisaws, di Carol J. Clover, c'è stato Women, monstrosity and horror film, di Erin Harrington, il saggio che ha sviluppato il concetto di gynaehorror, c'è stato Rape revenge films: a critical study di Alexandra Heller - Nicholas, per elaborare meglio la mia opinione su un sottogenere che mi mette molto in difficoltà. Ci sono riuscita? Assolutamente no. Ci lavorerò su nel 2022. 

Testo interessantissimo è stato anche Women make horror, una raccolta di saggi di varie accademiche curata da Alison Pierce, che ripercorre la storia del genere parlando di tutte le donne che ne hanno fatto parte e che sono finite inevitabilmente dimenticate, perché si sa che la storia non la scriviamo ancora noi. Spesso dimenticate per colpa di quella malefica primadonna che era Roger Corman, va anche detto.



Cinematograficamente mi permetterete di dire che per l'orrore è stato un ottimo anno. Mi permetterete anche di dire che personalmente li trovo ottimi anni praticamente tutti. Se avete ascoltato fino alla fine l'episodio di Nuovi Incubi su Frontiers, però, saprete che per la prossima puntata c'è in serbo una piccola sorpresa, e di cinema dell'orrore ne parleremo in quella sede. Quella sede, per inciso, la potete trovare qui.

Per motivi che capirete ascoltando il prossimo episodio, però, di un horror posso parlare: His house. Un prodotto Netflix che ho guardato giusto il primo giorno dell'anno e che potevo immaginare avrebbe segnato in un modo o nell'altro come sarebbe stato questo anno. His house parla di una famiglia di immigrati che arriva in un'Inghilterra solo all'apparenza accogliente. Il loro arrivo sarà segnato da giudizi, osservazioni, raccomandazioni di "fare i bravi". Un vero, terrificante film dell'orrore, che racconta del trattamento inumano che alcune persone sono costrette a subire e che tutte le altre persone non solo accettano, ma considerano proprio giusto. Viene loro assegnata un'abitazione, che il marito accetta di buon grado e che la moglie invece fatica a riconoscere come casa. Nella suddetta casa sembrano non essere soli. 

Una visione dolorosa, intensa, ma soprattutto una delle visioni più spaventose dell'anno intero. Un bellissimo, bellissimo film.


Per quanto riguarda il non orrore, invece, sappiamo bene che quest'anno c'è un solo possibile vincitore, tra le cose che ho visto: Promising young woman

Un male che non ci si crede, un finale che non dimenticherò mai, una delle migliori interpretazioni dell'anno e senza alcun dubbio una delle migliori rese sulle schermo di sempre di cosa sia la cultura dello stupro. Un film incredibile. Le lacrime più sentite che il cinema mi ha dato di recente.



Passiamo alle serie tv, che tanto sarò breve: Mike Flanagan ha fatto il suo capolavoro con Midnight Mass e al cospetto della sua immensità tutto il resto appare opaco. C'è un post intero, qui sul blog, su di lei, in cui provo a renderle giustizia. Però nessuna parola vale tanto, perché di Flanagan si può anche parlare, ma il suo segreto sono le emozioni reali che fa provare a chi guarda, e quelle si provano solo accendendo Netflix e andando a finire nella Crock Pot. 

Per ragioni di sensibilità, trascorsi e semplicemente affetto il mio amore verso Hill House rimane insuperato, ma questo non toglie assolutamente nulla allo straordinario valore della serie nuova, che è, per fare più alla svelta, un Capolavoro e basta.



Ho ascoltato tanti podcast, guardato reality show di dubbio gusto e mi sono appassionata al mondo drag grazie a quella bomba strepitosa che è Dragula, una sorta di drag race di rupauliana memoria ma a tema horror. Ha tre valori portanti: glamour, horror e filth. Le queen partecipanti sono persone dal talento fuori dalla norma, degne di lavorare nel mondo dell'intrattenimento e del cinema, che creano con le mani delle cose che io manco creo con la mente. Abiti, make up, scenografie, performance, capelli, prop di scena. Io di fronte a certo talento resto senza parole. Guardate Dragula per favore che ne parliamo? Mi mancano già tutt*, è uno show strepitoso.


Infine, le cose che ho creato io, più o meno. 

Quest'anno, come sempre mi accade quando sto nella merda, mi sono lanciata in cose che lasciavo sobbollire nella mente da un po', perché tanto sta già andando tutto male, cosa può peggiorare? 

E quindi quest'anno ho finalmente aperto il canale twitch. Il blog è la mia casa, il posto del mondo in cui mi sento che sono sempre la Mari autentica che aspiro ad essere nella vita reale, però sentivo il desiderio di provare qualcosa di nuovo. Twitch mi ha dato modo di conoscere in un modo nuovo persone che da tempo seguo e leggo con affetto. Grazie a tutte le persone che accettando di partecipare mi hanno dato modo di lanciarmi in un progetto nuovo, mi hanno dato coraggio, offerto conversazioni sempre diverse e interessanti, fatto riguardare film che amiamo e regalato belle serate. Con alcune di queste persone fare una live insieme è stato un modo per avvicinarci ancora di più, ed essere amici sinceri a distanza. Grazie alle persone che hanno accettato di partecipare alle mie serate ho maturato il coraggio di cominciare a fare live da sola, e sta lentamente diventando appassionante. Mi seguono in tre, ma mi accorgo che continuo comunque, evidentemente mi sta piacendo davvero. Mi mette ansia, ma mi piace davvero.


Nel futuro di Twitch prevedo di proseguire con le live Avvocato d'ufficio, in cui difendiamo i film che la critica bene considera brutti, di proseguire con quella a inizio mese con le uscire dell'orrore e di introdurre, dalla prossima settimana, quella in cui parliamo insieme delle novità. Gli ospiti per ovvie ragioni si diraderanno, ma spero qualcuno abbia ancora voglia di parlare di cinema con me:) 

Se foste tra questi, basta scrivermi.

Se invece voleste supportare quello che faccio su Twitch, vi basta iscrivervi al mio canale! Dai che con 50 iscritti divento affiliata e appago il mio piccolo ego!


Non di solo Twitch però si è composta la mia seconda metà dell'anno, però. La spooky season 2021 ha portato un'altra grossa novità: Nuovi Incubi!

Lucia Patrizi ha ideato il nostro piccoletto, un podcast sul cinema dell'orrore degli ultimi 20 anni narrato dal nostro punto di vista, quello femminile. Siamo partite da poco, parliamo di un argomento che interessa a relativamente pochi, ci mettiamo pure il fatto che siamo due persone, come dire, politicamente non timide, facciamo episodi lunghissimi e per ora parliamo pure di cinemelli francesi che abbiamo visto in venti. Eppure le soddisfazioni ci sono, sono più del previsto (almeno da me, che soffro di una viscerale sindrome dell'impostore), ed è una piccola gioia costante.

Sapere che qualcuno ascolta me e la mia amica fare quello che ci piace, ovvero parlare di film dell'orrore, è sinceramente emozionante. Grazie se ci ascoltate, se ci condividete, se ci date feedback, se ci suggerite agli amici. È tutto molto, molto bello.

Soprattutto la sigla dai, l'avete sentita la nostra sigla? Super cool.



Per l'anno nuovo conto di finire le due rubriche mai concluse qui sul blog, l'Hitchbook e I 200 di Rue Morgue, e finite loro di intraprendere un micro percorso su tutta la storia del genere su cui ho immense lacune. 


La voglia c'è, l'entusiasmo va su e giù ma in linea di massima sta lì. L'energia, lo stato emotivo, la concentrazione sono molto compromessi, devo ammetterlo. L'anno passato mi ha messo alla prova più di quanto sembrava stesse facendo mentre lo vivevo, e adesso che siamo agli sgoccioli tutto quello che è successo mi è ripiombato sulle spalle e sono esausta. 

Ma sono anche una di quelle che crede che il primo dell'anno e il primo settembre abbiano un qualche significato esoterico che farà andare tutto meglio, e confido che anche questa volta sarà così.


Lo auguro a voi che leggete, a voi colleghi blogger, a voi passeggeri dell'internet, che in questo anno scalcagnato mi avete tenuto compagnia. 


Che le vostre feste, se le celebrate, siano felici, che scampiate tutti Omicron e le sue infinite varianti, che i vostri pandori siano i più buoni del quartiere e che siate sereni sempre.


martedì 14 dicembre 2021

Nuovi Incubi: Frontiers

11:00

 



Ci siamo.

Questa è la volta che ci sbattono in galera.

Questa settimana nel nuovo episodio di Nuovi Incubi io e Lucia parliamo di un film che tira fuori il nostro lato più sereno, che ci permette di parlare di temi leggeri e spensierati: Frontiers, l'esordio alla regia di Xavier Gens.


Ormai siamo agli sgoccioli, la New French Extremity sta toccando i suoi picchi più alti di violenza, critica sociale e rabbia furiosa, i tre elementi che ci fanno dire senza alcun timore che un film è un capolavoro. E infatti non vi dovete fidare delle critiche al film che leggete su Letterboxd, dove è detestatissimo: Frontiers è una visione potentissima. 


Potete ascoltarci mentre lo elogiamo qui.


E come sempre, grazie di ascoltarci e condividerci, siamo un podcast ancora piccolino ma la soddisfazione è immensa. Se ci sbattono al fresco sappiamo di avere qualcuno che ci ascolta e può perorare la nostra causa.

mercoledì 1 dicembre 2021

Due horror ambientati in collegi femminili

18:14
Quando facevo arrabbiare la mamma (cosa che accadeva di rado, devo ammettere, sono la coscienziosa sorella maggiore) la cosa che mi ripeteva più spesso era Guarda che ti mando in collegio.
Se non fosse che poi, per motivi che non dipendevano dalla sua volontà, in collegio ci sono finita davvero, per un anno e mezzo, e da allora la minaccia è scomparsa nel nulla. Dopo la mia esperienza questo fascino verso questo genere di ambienti mi è rimasto, come se rivivere dall'esterno esperienze del passato mi aiutasse a metterle meglio a fuoco. Ora, nel collegio in cui sono stata io non è morto nessuno, che io sappia, non c'erano fantasmi, e nemmeno preti pedofili, però c'era Suor Colomba, nome di battesimo Jolanda, che è stata la persona che mi ha inflitto quel lieve trauma che per me è stata la prima visione de L'Esorcista. 
Sono stati lei e mio padre a lasciarmi questa ossessione per l'orrore, ma ho come la sensazione che per lei sia stato involontario. Temo anche che la Colly oggi non sarebbe poi troppo fiera di me, se sapesse che persona sono diventata. Meglio non pensarci. 

Negli ultimi giorni, insomma, mi sono vista due film ambientati in collegi femminili, e ho pensato di parlarne un po', perché in modi diversi sono state due visioni che hanno lasciato il segno.


il mio collegio non era proprio proprio così, ecco



Darlin'




Ma vi ricordate quando è uscito The Woman, nel 2011? Alla fine del film eravamo così incazzate ma così empowered che avremmo distrutto il mondo a mani nude. Il problema era che lo avevamo visto troppo in poche. Ecco, la Woman stessa del titolo, Pollyanna McIntosh, non aveva ancora finito di massacrare i maschi, e ha deciso che il terzo film della sua saga se lo sarebbe fatta per conto suo. Qui McIntosh recita, scrive e dirige. 
Questa volta il focus è su Darlin', la ragazzetta che già conosciamo dal film precedente. La cosa non vi faccia allontanare dal film se non avete visto i primi due, è una pellicola perfettamente autonoma, e i richiami al film precedente sono comunque ben comprensibili. Io non ho ancora visto Offspring, il primo, per esempio.
Insomma, Darlin'. La donna che è con lei (la Woman, appunto, di McIntosh) la accompagna in ospedale per motivi che all'inizio non ci sono chiari. Lo staff si trova di fronte un caso mai visto prima: la ragazza è in uno stato animalesco, sporca, non verbale, molto aggressiva. Le premure di un infermiere, Tony, la renderanno lentamente più gestibile, al punto che si decide di affidarla alle cure di un orfanotrofio a gestione religiosa. 
Il vescovo prende Darlin' come una sorta di missione personale, il cui punto sia dimostrare i miracoli di cui la sua struttura, grazie alla fede e all'amore dell'altissimo, è capace. La donna, però, non smette di cercarla.

Io mi aspettavo qualcosa di molto forte, crudo, doloroso. Non fraintendetemi, lo è, in parte, per motivi di cui parleremo in zona spoiler. Eppure questo è proprio un film girato da una donna, e mi perdonerete se questa ultimamente è la mia ossessione. Il femminismo è diventato la mia lente per leggere il mondo e il cinema viene di conseguenza. Dico che si nota la mano femminile perché in mezzo a storie molto intime e strazianti (è pur sempre un orfanotrofio), il film è una potentissima storia di rivalsa, che ha saputo trovare un equilibrio perfetto tra momenti molto duri e altri che pur mantenendo l'importanza dei temi sono sinceramente divertenti. La donna incontra un gruppo di gentili signorine, matte come dei cavalli imbizzarriti (detto nella miglior accezione possibile), pronte a darle la loro sorellanza nonostante questa sia così lontana da loro. Questa strampalata famiglia di donne dimenticate dalla società perbene, che vivono ai bordi della strada, è dolcissima e potente. La conoscono da 3 minuti, lei non ha rivolto loro una mezza parola se non i suoi grugniti, e loro non l'hanno solo accolta, ma l'hanno resa una di loro, e hanno sposato la sua battaglia. Sul finale del film, vederle entrare tutte insieme, spettinate, scomposte e armate, in chiesa, è un momento da applausi a scena aperta. Sono delle matte totali, e le si ama da ammattirsi con loro. 
Nello stesso momento, anche Darlin' impara cosa significhi creare dei legami con delle sorelle, e lo fa nel modo adatto alla sua età, che è un modo più viscerale. Basta ascoltare la stessa musica insieme, ballare sulla stessa canzone senza chiedersi dove una abbia preso le sigarette e dove l'altra abbia lasciato la sottana, basta stringersi la mano per un po', e il legame è già bello che formato.

Da qui in poi spoiler.

In mezzo a queste storie di affetto femminile, McIntosh ci piazza lì come una bomba la pedofilia tutta clericale. Il vescovo è un miserabile verme che abusa delle anime fragili di cui dovrebbe prendersi cura e fa la sola fine possibile: viene impalato sul suo sacrissimo altare. Io di scene goduriose al cinema ne ho viste tante, ma ben poche così. E si gode così tanto non solo perché la pedofilia è uno di quei reati così prepotentemente contronatura che biologicamente ci ispira le peggiori vendette, ma per il modo in cui viene raccontata. L'uomo in aria di santità non solo molesta le ragazzine, ma le ricatta, se le tiene vicine, le manipola con la loro stessa fede. E le aggredisce psicologicamente, come naturalmente finisce a fare con la nostra protagonista quando scopre che è incinta. Darlin' è distrutta da questa gravidanza, è un ritratto estremo della paura che si prova davanti al più immenso dei cambiamenti. Per lei il bambino è il diavolo in persona, che sta dentro la sua pancia pronto a distruggerla. Finalmente capace di parlare, implora di essere liberata, e quando nessuno la ascolta prova a pensarci da sé, convinta anche dalla reazione del vescovo di avere qualcosa di profondamente sbagliato addosso, e di esserselo procurata da sola. 
Darlin' ha sofferto per due vite intere, ma nel momento di dolore più intenso è in grado di prendere la sua creatura e affidarla all'unica persona, a parte Tony, che si sia mai presa cura di lei, la donna. 
Non solo un finale perfetto, ma un film potente, bellissimo, indimenticabile. 


Seance





Questo, di collegio, è una scuola prestigiosissima per giovani bitch viziate e promettenti che giocano ad evocare fantasmi e finiscono malissimo. La Edelvine è una scuola di quelle per cui l'apparenza è tutto, ma in cui le persone iniziano a morire in modi che non fanno proprio benissimo alla pubblicità. Ed è anche infestata, perché non vorrai mica farti mancare la presenza soprannaturale.
Camille è la nuova arrivata. Come ci si aspetta in questi casi, le mean girls della scuola cercano di farle capire subito chi comanda, ma Camille non è disposta a sottostare ai piccoli giochi di potere dell'Accademia. Entra nella loro cerchia, in qualche modo, ed è molto interessata alla storia di Kerrie, la ragazza recentemente morta suicida di cui lei ha preso il posto. 

Non fatevi ingannare dal mio tono ironico: Seance è bellissimo. 
Quella che parte come una storia di dinamiche studentesche, gruppetti e simpatie, diventa presto una storia misteriosa e accattivante, che in più momenti mi ha ricordato (sì, lo sto per dire davvero eh!) l'indimenticato Picnic ad Hanging Rock. Non solo per la forte componente estetica che contraddistingue, seppur in modi diversi, i due lavori, ma per l'aria di minaccia imminente che si respira lungo tutta la pellicola. 
Le promesse della Edelvine sono delle malefiche stronze a cui si vuole un gran bene, perché sono coraggiose e atroci, attrici nate, lontane dai vincoli del mondo esterno (per tutto il film c'è una sola telefonata ai parenti) e allo stesso tempo chiuse in una delle più sigillate delle micro società. Sono brutali e allo stesso tempo solidali l'una con l'altra, si detestano e si vogliono un gran bene. E nel frattempo, cadono come mosche. 
La storia inverte rotta sul finale in un modo che forse avevamo visto arrivare ma che non per questo è meno succoso. Seance è una storia d'amore e vendetta, di fantasmi nel senso di presenze soprannaturali ma anche nel senso di vicende del passato che non vogliamo lasciar andare. 
Una gran bella visione, inaspettata e per questo ancora più gradita.




Al momento in cui scrivo Darlin' si trova su Prime, con l'iscrizione al canale di Midnight Factory, mentre Seance non c'è sulle piattaforme italiane. Però vale la pena della ricerca tra i torrenti, se posso permettermi. Oppure è su Shudder.



Forse alla Colly farei vedere entrambi. Si arrabbierebbe un sacco, temo.

martedì 30 novembre 2021

Nuovi Incubi: Inside

11:10

 



Scalpitavo nell'attesa di parlare di questo film dal momento in cui abbiamo deciso che la prima stagione di Nuovi Incubi sarebbe stata sulla New French Extremity. 

À l'Intérieur è un film potente, e non parlo dei livelli di violenza. In mezzo ad alcune delle scene più forti che vi capiterà di vedere sullo schermo ci sono due straordinarie rappresentazioni femminili. La donna e Sarah sono personaggi di grandissimo impatto, e due splendidi e intimi ritratti della maternità.

Il film è indubbiamente un capolavoro, e noi ce l'abbiamo messa tutta per rendergli giustizia.

Potete ascoltarci qua: https://open.spotify.com/show/4r6iwFgmVkZTrYb83MLUAI

lunedì 29 novembre 2021

Le live di novembre

14:28

 Eccoci al consueto post di riassunto del mese trascorso su Twitch. 

Ormai mi sono lanciata anche con le live da sola, perché prima o poi gli ospiti finiranno ma non voglio finisca l'esperienza, e ogni settimana continuo a difendere i film con una fama che non si meritano. 

Spero i video e le nostre chiacchierate vi possano tenere compagnia e come al solito l'invito è aperto: se volete parlare insieme a me di un filmettino dell'orrore, basta scrivermi da qualche parte, i contatti sono tutti qui di fianco.



Avvocato d'ufficio: Incubo finale - I still know what you did last summer




Le due notti dei morti viventi con The Crystal Lake Girl






Avvocato d'ufficio: The ward - Il reparto





Hellraiser con Sara Mazzoni





Avvocato d'ufficio: Sorority Row  - Patto di sangue




Con l'anno nuovo (o forse da dicembre? Chi può dirlo se non i miei turni di lavoro?) vorrei anche introdurre una rubrica per parlare delle novità, delle uscite sulle piattaforme, cose di questo genere. Un tg dell'orrore, un Unomattina sugli squartamenti, la Barbaradursata delle persone che si fanno male. Una delizia, no? Come mio solito.



Se vi fa piacere, vi aspetto su Twitch, il link è qui di fianco!

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